Valmalenco, 14 gennaio 2012 - Mezzo secolo di storia e di imprenditoria locale è stata spazzata via dal forte vento della crisi. La società Marmi Pedrotti Spa con sede nella Valle del Serpentino, la Valmalenco, chiude: «Ha presentato richiesta di concessione della cassa integrazione straordinaria per crisi e cessazione attività aziendale», riferiscono Giordano Iobizzi della Filca Cisl e Giorgio Nana nella Fillea Cgil. Ma ancor più pesante è la situazione per i 50 dipendenti della ditta di escavazione e lavorazione, che rimarranno a casa in cassa integrazione per un anno. Un duro colpo arrivato all'improvviso si direbbe. «Dopo che la ditta ci ha esposto la situazione solo quattro giorni fa - spiega Giorgio Nana della Cgil - abbiamo dovuto informare noi i lavoratori, nel corso di un'assemblea, che da lunedì 16 sarebbero rimasti a casa con sospensione a zero ore». «Già nel 2011 il settore lapidei della provincia - dicono in un comunicato i sindacati - a veva perso posti di lavoro collocando lavoratori in mobilità, ma il 2012 parte con un duro colpo al settore».

Nel verbale di accordo tra la società di Silvino Pedrotti (il padre della bionda Katia del «Grande Fratello») e le organizzazioni sindacali, si riferisce di una «crisi di mercato» che da tempo ha investito l'azienda con sede nella frazione Vassalini, a Chiesa. «Gli elevati costi di gestione e la persistente difficoltà di reperire adeguate commesse - si legge nell'accordo - hanno portato alla decisione di cessare in toto l'attività aziendale». Alcuni lavoratori saranno impiegati per ultimare le commesse in atto. Nel buio di quanto accaduto alla storica azienda di escavazione e lavorazione di materiali lapidei, con cinquant'anni di attività alle spalle, si intravede almeno una piccola speranza per una parte dei lavoratori. «Per fortuna dalle stesse riunioni - sottolineano Giordano Iobizzi e Giorgio Nana - sono emerse delle buone notizie in quanto la Marmi Pedrotti affitteràrami d'azienda ad una nuova società che con le organizzazioni sindacali si è già impegnata a salvaguardare almeno la metà dell'occupazione».

La nuova società appena fondata è la Marmi Valmalenco Srl, con sede a Berbenno, di cui fanno parte tre soci addetti nel settore lapidei. Il nuovo gruppo sarebbe intenzionato ad affittare rami dell'azienda così come si evince dal verbale tra la Marmi Pedrotti in liquidazione e la Marmi Valmalenco, inviato alle organizzazioni sindacali territoriali il 5 gennaio.«L'affittuariasi impegna a salvaguardare l'occupazione al maggior numero possibile di lavoratori in forza, presso la concedente, all'atto dell'eventuale affitto», è scritto nel verbale tra le due società valtellinesi. In sostanza saranno ventidue, su cinquanta, gli operai riassunti ad inizio dell'attività, presumibilmente a fine gennaio. «Verranno riassunti gradualmente con lo stabilizzarsi dell'attività - precisa Nana della Cgil - con contratti a tempo determinato». Per i rimanenti lavoratori, (una trentina) il destino è segnato: «Resteranno in capo alla Marmi Pedrotti e saranno posti in cassa integrazione straordinaria». In quanto cassa straordinaria, per cessazione dell'intera attività, non sussistendo i requisiti per effettuare la rotazione dei lavoratori. Da lunedì tutti a casa.