Chiesa in Valmalenco, 20 agosto 2011 -  Centinaia di presenze, moltissimi bambini, quasi tutti muniti di cappellino, unico riparo dal sole che, fortunatamente, splendeva alto in cielo, per l’annuale appuntamento con l’immersione del Cristo degli abissi al lago Palù. Un rito che trova origine nell’ormai lontano 1972 e che si rinnova puntualmente ogni anno, grazie al contributo del Valtellina Sub, nel contesto della festa dell’Alpe durante la quale viene effettuata anche un’accurata pulizia del fondo del lago e dell’intera area. La giornata è stata aperta, appunto, con l’opera di raccolta rifiuti dalle sponde, da parte del gruppo di volontari, ed è proseguita con la celebrazione della Santa Messa.

 

"Come da tradizione – esordisce il parroco Alfonso Rossi, anche lui, per l’occasione. munito di visiera – abbiamo celebrato la funzione su una zattera, nel mezzo del suggestivo specchio d’acqua", Insieme a lui i lettori e gli assistenti. Poi, per la comunione, il ravvicinamento alla riva, "i fedeli non potevano di certo camminare sulle acque - scherza -. Infine siamo ritornati in mezzo per inabissare la statuetta. I subacquei hanno nuotato unendosi in processione fino al punto dell’alloggiamento". Il sole, sempre presente sulla scena, ha riscaldato anche il successivo pranzo comunitario: polenta e carne alla brace per le lunghe tavolate apparecchiate sotto i tendoni allestiti nei prati.