Tirano, 26 maggio 2011 - Sul cielo di Tirano brilla il rosa di Alberto Contador, ma per i valtellinesi che amano il ciclismo è stata festa lo stesso. È terminata con la vittoria del giovane Diego Ulissi, decretata a tavolino dalla giuria che ha squalificato il campione d’Italia Giovanni Visconti a causa di una scorrettezza in volata, la tappa della corsa rosa che ieri pomeriggio ha visto i girini partire da Feltre e arrivare a Tirano. La cittadina aduana ha risposto ancora una volta alla grande al richiamo del giro e il colpo d’occhio di Viale Italia, intorno alle 15, era da brividi. L’applauso maggiore del numeroso pubblico presente nella zona delle premiazioni è stato per sua maestà Alberto Contador che ieri ha "riposato" controllando la situazione in scioltezza in una tappa che di certo non verrà ricordata negli annali come una delle più spettacolari.

 

Anzi, non è successo proprio nulla o quasi ma c’era da aspettarselo perchè non vi erano grandi asperità e perchè i ciclisti erano reduci dalla cronoscalata e da una serie di tapponi. A livello di immagine invece i risultati sono stati eccezionali perchè la bella giornata di sole ha permesso a tutto il mondo di poter godere delle bellezze paesaggistiche della nostra Valle. Una Valtellina che è stata in vetrina per tutta la giornata. Questo era l’obiettivo che è stato centrato in pieno dalla Valtellina e in particolare da Tirano che ha colto immediatamente l’opportunità di orgnanizzare un arrivo di tappa dopo che Sondrio si era ritirata all’ultimo momento e non senza polemiche.

 

"Tirano è stata pronta a cogliere la volo l’occasione - ci ha detto ieri Gigi Negri del Consorzio Turistico provinciale - Devo fare i complimenti all’Amministrazione comunale di Tirano per come ha saputo organizzare l’evento. Tutto è filato nel migliore dei modi. Il Giro d’Italia rappresenta un evento unico per la promozione del territorio e anche grazie a questa bellissima giornata di sole siamo stati in grado di proporre l’immagine di una Valtellina bella, vincente ed efficiente". Felice dell’opportunità e di come siano andate le cose anche il sindaco di Tirano Pietro Del Simone.

 

"Siamo alla secona esperienza come arrivo di tappa del Giro dopo quella di due anni fa - dice il primo cittadino tiranese Pietro Del Simone - ed è un’esperienza straordinaria come straordinaria è la corsa rosa. Il Giro è un evento popolare che attrae l’interesse della gente e che è unico nel suo genere. La felicità dei ragazzi al passaggio dei girini è palpabile ed è contagiosa. Ma questo è un evento che è anche una ghiotta occasione per la promozione turistica del nostro territorio e che valorizza al massimo le nostre risorse. Sono più che soddisfatto di poter ospitare l’arrivo di una tappa del Giro. Oggi (ieri per chi legge ndr) per noi è una grande festa, un momento importante".

 

Quest'anno l'arrivo di tappa avrebbe dovuto essere a Sondrio. Poi, per le note vicende, l’organizzazione è stata costretta a chiedere "ospitalità" a Tirano. Come avete accolto questa inaspettata opportunità? "Credo che sia stato innanzitutto il premio alla nostra professionalità mostrata in passato e credo che Tirano, col vialone che da Madonna arriva in centro, si presti bene ad ospitare l’arrivo di una tappa". Il rapporto del sindaco Del Simone col ciclismo? "Ho qui con me un articolo di giornale del 1967 quando il giro arrivò per la prima volta a Tirano e in una foto mi rivedo da giovane a chiedere autografi ai campionissimi. Mi ricordo che Gimondi aveva soffiato la maglia ad Jacques Anquetil. Bei ricordi. La passione per le due ruote è nata in me fin da bambino e continua anche oggi".