Sondrio, 4 maggio 2011 - Da area di cava e lavorazione della sabbia a nuovo polmone verde di Sondrio. L’inaugurazione del nuovo Parco Adda-Mallero è imminente ed è stata programmata per sabato prossimo, 7 maggio, alle 16.30. I cittadini torneranno così in possesso di un’area che, nella prima metà del secolo scorso era denominata "el sabbiùn" con annessa "boschina", luogo di divertimento per i bambini della Colonia elioterapica e di intimità per le coppiette, prima del boom economico degli anni 60 quando l’impresa Rebai vi installò i silos e poi il suo quartier generale. Negli ultimi anni, dopo il passaggio di proprietà al Credito Valtellinese, l’Istituto di Piazza Campello divenne l’interlocutore privilegiato del Comune capoluogo che vi aveva individuato, nell’ultima stesura del Piano regolatore generale, un’area a verde pubblico.

 

In pratica si è trattato di rinaturalizzare un lembo di terra tra due corsi d’acqua ormai degradato, attraverso un lavoro di "maquillage" accurato, realizzato da parte del privato, ma col sostegno degli enti pubblici, Comune e Provincia, ognuno per la propria parte. "Assieme alla riqualificazione delle piazze - ha spiegato ieri il sindaco di Sondrio Alcide Molteni alla presentazione del nuovo parco presso la sala dei balli del Creval - si tratta della più importante iniziativa per la città degli ultimi anni. Un nuovo obiettivo raggiunto grazie alla sinergia tra l’ente pubblico e il privato che, stavolta, va ad incidere positivamente sull’ambiente e sul paesaggio di una zona appena periferica rispetto al centro, ma che sta diventando ormai una parte pulsante della città grazie alla vicinanza con il Santuario della Sassella e i vigneti terrazzati, una zona molto frequentata dai cittadini e dai turisti".

 

"In particolare voglio sottolineare il segnale di grande disponibilità che il Credito Valtellinese ha inteso dare - ha sottolineato Molteni - inaugurando per primo questo nuovo Parco, rispetto alla realizzazione del Polo Tecnologico che pure sorgerà a monte di quest’area. Credo sia altrettanto significativo che il parco venga intitolato a Renato Bartesaghi, già amministratore delegato del Creval, ma che io continuo a considerare figlio del quartiere di Scarpatetti e sensibile promotore e ideatore di questa iniziativa". Il presidente del Credito Valtellinese Giovanni De Censi non ha mancato di sottolineare quanto siano importanti per una banca cooperativa le iniziative di valorizzazione ambientale e culturale: " proprio l’articolo 2 del nostro Statuto a prevedere queste sinergie; ne sono testimoni le riqualificazioni di diversi palazzi del centro cittadino, ma anche di altri edifici come l’ex convento delle Stelline a Milano.

Ed è pure evidente che i nostri soci sono i cittadini di questo territorio ai quali sono destinati molti degli sforzi intrapresi per migliorare la qualità della vita. Analogamente, la realizzazione del nuovo Polo tecnologico, poco distante dal Parco, vedrà coinvolto il mondo delle imprese e le amministrazioni locali, a dimostrazione di quanto la nostra banca voglia mantenere un continuo collegamento col territorio sul quale è nata e cresciuta".

 

La nuova area verde farà quindi il paio e proseguirà idealmente il cammino intrapreso con la realizzazione del "Sentiero Valtellina" come ha ricordato il presidente della Provincia Massimo Sertori. "Si tratta di un complesso importante, realizzato grazie anche al finanziamento regionale dedicato alle foreste di pianura con fondi che abbiamo destinato all’incremento della vegetazione originaria delle sponde fluiviali. In questo caso, infatti, è stato possibile piantumare oltre 10 mila alberi che arricchiscono una zona vicinissima al centro città (a circa 700 metri da piazza Garibaldi) che potrà essere fruita persino durante la pausa pranzo e dopo il lavoro da tante persone impiegate negli uffici, sia raggiungendola a piedi che in bicicletta".