Berbenno, 2 luglio 2010 - È uscita dal carcere ieri pomeriggio Simona Vitali, la 39enne consulente del lavoro con studio a Berbenno finita in cella due settimane fa insieme a politici e amministratori nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di finanza.

 

A determinare la decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio, Pietro Della Pona, la situazione familiare della donna, che ha una figlia piccola di cui occuparsi. La richiesta del suo legale, Giammarco Brenelli di Milano, è stata quindi accolta dal Gip, anche grazie al parere favorevole della Procura della Repubblica di Sondrio, e la misura della custodia cautelare in carcere è stata sostituita con quella degli arresti domiciliari non sussistendo più le condizioni per la detenzione.

 

Già nella serata di ieri Simona Vitali ha quindi potuto tornare nella sua abitazione valtellinese dopo quasi venti giorni di detenzione nell’ala femminile del carcere “Bassone” di Como. Gli altri indagati finiti dietro le sbarre (Silvano Passamonti, ormai ex presidente della Comunità montana di Morbegno, Luca Spagnolatti, che si è dimesso dalla carica di project manager della società pubblica Eventi Valtellinesi, e Renzo Barona, ex sindaco di Cercino) dovranno invece aspettare la decisione del Tribunale del Riesame prima di sapere se potranno ottenere gli arresti domiciliari come Simona Vitali o se dovranno invece rimanere in carcere (i primi due sono detenuti a Monza, Barona si trova a Como). Per quanto riguarda Spagnolatti e Passamonti, la decisione dovrebbe arrivare già oggi.

 

In mattinata è infatti fissata l’udienza davanti ai giudici del Riesame, che dovranno pronunciarsi in merito alla richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati della difesa (per entrambi Giammarco Brenelli e Maurizio Gerosa di Morbegno). Non è invece ancora stata fissata l’udienza per l’ex primo cittadino di Cercino, che probabilmente comparirà davanti ai giudici all’inizio della prossima settimana. Attualmente, quindi, sono tre le persone in carcere e quattro agli arresti domiciliari (oltre a Vitali anche Giacomino Rebuzzi, ex assessore della Comunità montana di Morbegno e presidente del Bim), Salvatore Marra (direttore generale della Cm), e Franco Gusmeroli (segretario comunale di Bema e Cercino).