Samolaco, anche dall'Argentina per il raduno mondiale Unimog

Per l’esposizione è stata predisposta un’area di circa 40mila metri quadri

I mezzi Unimog (Anp)

CHIAVENNA, raduno Unimog a Somaggia - FOTO (ANP).

Samolaco (Sondrio), 15 settembre 2019  - La Valchiavenna e l’Italia per la prima volta al centro del mondo Unimog. Chiude oggi a Somaggia, frazione del comune di Samolaco, il «raduno mondiale Unimog», la tre giorni dedicata a questi particolari fuoristrada in grado di muoversi agilmente su qualsiasi tipo di terreno. L’evento è stato portato nel Bel Paese grazie all'impegno dell'Unimog club Italia con il sostegno dei comuni di Samolaco e di Chiavenna, del Consorzio di promozione turistica della Valchiavenna, della Galleria storica Vigili del Fuoco di Chiavenna.

Per l’esposizione è stata predisposta un’area di circa 40mila metri quadri dove si sono potuti ammirare 300 mezzi, tutti diversi tra di loro. L’avvenimento ha coinvolto appassionati e curiosi arrivati da quasi ogni angolo il mondo. «Principalmente dalla Germania e dalla Svizzera – commenta Pietro Anghileri, presidente dell’Unimog club Italia – So di per certo che ci sono delle persone che hanno fatto oltre 2mila chilometri per poter essere qua in questi giorni. Ci sono anche alcune persone che sono arrivate direttamente dall'Argentina».

Veicoli, prodotti in Germania a partire dal 1948, che non si fermano davanti ad alcun terreno: «Sono dei mezzi che possiedono una versatilità davvero unica – continua Anghileri – Gli impieghi, infatti, sono dei più diversi tra di loro. Si utilizzano gli Unimog come spargi-sale, possono essere utilizzati per il taglio e la raccolta di legname, per il lavoro nei campi e, persino, impiegati per il soccorso nelle zone più impervie».

I partecipanti alla tre giorni hanno sfilato in più cortei lungo le strade della zona. Questa è stata anche l’occasione per loro per poter visitare la Galleria storica dei Vigili del fuoco di Chiavenna ed il Centro spaziale Lario. Molta la soddisfazione tra gli organizzatori dell’evento: «Credo che questo sia un mondo che intriga ed affascina – conclude – La versatilità del mezzo è la cosa che crea club come il nostro, nato ormai sette anni fa, e che riescono a radunare tutte le persone interessate in questi grandi eventi. Siamo molto contenti che sia stata accolta la nostra proposta, esposta due anni fa all'incontro annuale della delegazione, di portare per la prima volta in Italia questo evento conosciuto in tutto il mondo».