{{IMG}} 2009-09-05
di LUCA PELIZZI
TIRANO
«UNA mostra che vuole trasmettere emozioni». Queste le parole di Paola Sertoli Salis e il filo rosso dellevento «I viaggi dello zio Ulisse» dedicata alle esplorazioni di inizio 900 effettuate dal conte Ulisse Sertoli Salis corredate da stupende foto depoca che testimoniano di un mondo ormai scomparso: Europa, Asia ed Africa di un secolo fa viste attraverso locchio del nobiluomo tiranese. La mostra rientra nellambito del progetto «Arte, Cultura e Territorio: proposta per un turismo sostenibile» nato dalla collaborazione tra il Comune di Sondrio e lAssociazione ITA-SUISSE, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo. «E una proposta volta al turismo sostenibile sottolinea Marina Cotelli, assessore alla Cultura del Comune di Sondrio - con lo scopo di creare un sistema culturale integrato che valorizzi sia il patrimonio storico della città di Sondrio con il castello di Masegra e di Tirano con Palazzo Salis, che il patrimonio artistico, visto che questi luoghi diventano anche sedi di eventi artistici, come concerti e mostre». Proprio allinterno del circuito museale del palazzo fino a fine settembre è stata allestita la mostra. «Ulisse spiega Paola Sertoli Salis - intraprese già in giovane età una serie di viaggi; le splendide foto depoca sono testimonianza di una grande sensibilità artistica associata ad una curiosità da vero pioniere, grazie alla quale, luoghi, percorsi e volti ben catalogati fanno rivivere momenti di mondi ed epoche perdute e trasmettono un fascino coinvolgente attraverso i suoi sapienti scatti». «Quando un paio di anni fa ho scoperto gli album fotografici del prozio di mio marito, ho sentito una forte emozione e ho subito pensato dovessero essere resi accessibili anche al pubblico rammenta -. Insieme al fotografo Eugenio Bersani abbiamo selezionato gli scatti più significativi, volti e momenti di vita quotidiana di un secolo fa». Le delicate sfumature dal grigio al seppia, gli sguardi intensi dei volti, i momenti di vita quotidiana filtrati attraverso locchio attento del fotografo-viaggiatore, offriranno al visitatore momenti unici da assaporare nelle 4 splendide sale affrescate, recentemente restaurate e riaperte al pubblico. I visitatori verranno guidati attraverso 3 sale, la prima dedicata a scatti dellEuropa con un paio di immagini emozionanti della Valtellina, la 2^ allAfrica e la 3^ allIndia dei primissimi del 900. Una 4^ sala ospiterà coloro che vorranno fermarsi e godersi la proiezione di un centinaio di immagini. Alla presentazione della mostra erano presenti anche Alberto Frizziero e lassessore comunale Bruno Ciapponi Landi. Il museo (con la mostra) è aperto dal lunedì al sabato, con visite alle 10 e alle 11; da giovedì a sabato, anche nel pomeriggio alle 15 e alle 16.
Sono possibili visite in altri orari e giorni solo su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni contattare: info@palazzosalis.com o tel. 340-0640653.
di LUCA PELIZZI
TIRANO
«UNA mostra che vuole trasmettere emozioni». Queste le parole di Paola Sertoli Salis e il filo rosso dellevento «I viaggi dello zio Ulisse» dedicata alle esplorazioni di inizio 900 effettuate dal conte Ulisse Sertoli Salis corredate da stupende foto depoca che testimoniano di un mondo ormai scomparso: Europa, Asia ed Africa di un secolo fa viste attraverso locchio del nobiluomo tiranese. La mostra rientra nellambito del progetto «Arte, Cultura e Territorio: proposta per un turismo sostenibile» nato dalla collaborazione tra il Comune di Sondrio e lAssociazione ITA-SUISSE, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo. «E una proposta volta al turismo sostenibile sottolinea Marina Cotelli, assessore alla Cultura del Comune di Sondrio - con lo scopo di creare un sistema culturale integrato che valorizzi sia il patrimonio storico della città di Sondrio con il castello di Masegra e di Tirano con Palazzo Salis, che il patrimonio artistico, visto che questi luoghi diventano anche sedi di eventi artistici, come concerti e mostre». Proprio allinterno del circuito museale del palazzo fino a fine settembre è stata allestita la mostra. «Ulisse spiega Paola Sertoli Salis - intraprese già in giovane età una serie di viaggi; le splendide foto depoca sono testimonianza di una grande sensibilità artistica associata ad una curiosità da vero pioniere, grazie alla quale, luoghi, percorsi e volti ben catalogati fanno rivivere momenti di mondi ed epoche perdute e trasmettono un fascino coinvolgente attraverso i suoi sapienti scatti». «Quando un paio di anni fa ho scoperto gli album fotografici del prozio di mio marito, ho sentito una forte emozione e ho subito pensato dovessero essere resi accessibili anche al pubblico rammenta -. Insieme al fotografo Eugenio Bersani abbiamo selezionato gli scatti più significativi, volti e momenti di vita quotidiana di un secolo fa». Le delicate sfumature dal grigio al seppia, gli sguardi intensi dei volti, i momenti di vita quotidiana filtrati attraverso locchio attento del fotografo-viaggiatore, offriranno al visitatore momenti unici da assaporare nelle 4 splendide sale affrescate, recentemente restaurate e riaperte al pubblico. I visitatori verranno guidati attraverso 3 sale, la prima dedicata a scatti dellEuropa con un paio di immagini emozionanti della Valtellina, la 2^ allAfrica e la 3^ allIndia dei primissimi del 900. Una 4^ sala ospiterà coloro che vorranno fermarsi e godersi la proiezione di un centinaio di immagini. Alla presentazione della mostra erano presenti anche Alberto Frizziero e lassessore comunale Bruno Ciapponi Landi. Il museo (con la mostra) è aperto dal lunedì al sabato, con visite alle 10 e alle 11; da giovedì a sabato, anche nel pomeriggio alle 15 e alle 16.
Sono possibili visite in altri orari e giorni solo su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni contattare: info@palazzosalis.com o tel. 340-0640653.
© Riproduzione riservata