Sesto San Giovanni, 21 ottobre 2010 - Ospite alla fiera dell’innovazione, lo Smau, la tecnologia «made in Sesto». Merito di Voisis e Athirat, due aziende nate all’interno del LIB, l’incubatore d’imprese di Milano Metropoli. La Voisis presenta un programma per computer che ottimizza il settore delle trascrizioni, dall’audio o dal parlato al testo. «È una pratica sempre più utile, specie per i professionisti — spiega Stefano Cazzaniga, uno dei soci fondatori dell’azienda —. Ci sono molti mestieri, come l’avvocato o il medico, che richiedono la stesura di documenti o relazioni». Il tempo, però, oggi è poco: ancor meno quello per scrivere. «Grazie al nostro sistema, la voce viene convertita immediatamente in testo».

Ma la novità sono i vocabolari: «ogni professione ha i suoi termini tecnici. Li abbiamo raccolti in dizionari caricati sul programma, che così li registra senza errori». E in cantiere, anticipa Cazzaniga, c’è addirittura la possibilità di trascrivere più di una voce, «come nel caso di un’assemblea. Immaginate il risparmio di tempo per redigere un verbale». Un’innovazione utile per le aziende, ma non solo. «Lavoriamo molto in campo ospedaliero, ma vorremmo ampliare l’uso alla pubblica amministrazione. In Italia però, siamo sempre un po’ refrattari al nuovo».

Un ostacolo da superare anche per Athirat, l’altro espositore sestese allo Smau, che presenta un’innovazione rivolta alle piccole e medie imprese. Si chiama ACG Vision4 ed è un sistema che permette a cellulari e smartphone di accedere al sistema informatico di un’azienda. «In questo modo i due apparrecchi possono scambiare dati — spiega l’a.d. Chiara Ballari —. In pratica, si lavora a distanza». Così un agente può modificare un ordine mentre è dal cliente; un manager riesce ad approvare documenti fuori ufficio; si possono aggiornare preventivi e consuntivi in remoto. «Funziona su tutti i cellulari, anche i più vecchi. È un programma che potrebbe aiutare molte aziende a superare il cosiddetto “gap” tecnologico — conclude Ballari —. Sesto ha fatto molti investimenti in questa direzione». Per passare da ex Stalingrado d’Italia a nuova Silicon Valley.