Trasferta vietata a Seregno: la rabbia della Pro Sesto

Doccia gelata dalla Prefettura di Monza che chiude il Ferruccio ai biancolesti Il presidente Albertini: "Scelta inspiegabile". Diretta tv su SportItalia

Per i tifosi della Pro Sesto una vera e propria doccia fredda

Per i tifosi della Pro Sesto una vera e propria doccia fredda

Sesto San Giovanni (Milano), 19 dicembre 2019 - Era la trasferta più breve di tutto il campionato. Era anche la più attesa, perlomeno in avvio di stagione. Adesso è diventata la trasferta impossibile per i tifosi della Pro Sesto. Che, in occasione della partita di domenica con il Seregno, non potranno fare rotta verso lo stadio Ferruccio. La società, infatti, ha ricevuto ieri mattina la comunicazione del provvedimento del Prefetto della provincia di Monza che vieta la vendita dei biglietti ai tifosi residenti nella provincia di Milano. Una decisione che ha lasciato perplessa la società di via XX settembre. Quest’ultima ha elencato i suoi dubbi in un comunicato ufficiale. "Nel provvedimento – sottolinea la Pro Sesto - viene scritto che i nostri circa 300 tifosi (che non si sono mai resi protagonisti di fatti violenti allo stadio) non avrebbero avuto una tribuna a loro riservata. Come può essere vero questo, se proprio lì, a leggere della precedente informazione pervenutaci dal Seregno Calcio, sarebbero dovuti essere collocati i nostri tifosi? Inoltre, si legge nella stessa ordinanza, che dal 2017 ci sarebbe stata una mancanza delle condizioni di sicurezza dell’impianto sportivo che non consentiva la separazione strutturale delle due tifoserie, e che questa condizione ad oggi sia rimasta sostanzialmente invariata. Si legge ancora che le due tribune, da riservare eventualmente agli ospiti, non siano adeguatamente delimitate al fine di garantire che le due tifoserie possano venire a contatto. Detto questo ci chiediamo, allora, come sia possibile che nella scorsa stagione sportiva il Ferruccio abbia invece ospitato sia la partita con la Pro Sesto (nessuno scontro tra tifosi in quell’occasione) che quelle con altre tifoserie numerose come quelle di Como e Mantova".

«Ci domandiamo inoltre – prosegue il comunicato - quale sia stata realmente la comunicazione dei Carabinieri di Seregno che intendevano, secondo la corrispondenza ricevuta dal Seregno Calcio, dedicare ai tifosi della Pro Sesto le due tribune dalla parte opposta alla tribuna centrale. Infine, come è possibile dichiarare “non adeguatamente separati” due settori - se quelli, come appare, intendeva l’ordinanza prefettizia - che si trovano opposti rispetto al campo da gioco e chiaramente separati?". La temperatura , del resto, aveva iniziato ad alzarsi da tempo, e non solo sui social. Recentemente, per esempio, il club brianzolo ha cercato di soffiare alla Pro Sesto l’elemento di maggior classe, il capitano Luca Scapuzzi. La marcia d’avvicinamento al derby era stata poi inaugurata dalla notizia dello scarso numero di posti riservato ai tifosi ospiti. E, oltretutto, a un prezzo non propriamente popolare per un incontro di serie D: 15 euro. La Pro Sesto, come risposta, aveva annunciato una specie di autotassazione per rendere meno oneroso il sacrificio ai propri sostenitori. Un’operazione resa nulla dal successivo provvedimento della Prefettura. Il Seregno, annunciato come candidato alla promozione in serie C, è ora staccato di 13 punti dalla Pro Sesto capolista. "A questo punto - spiega il presidente Gabriele Albertini – è ora che la parola passi solo al campo. Noi, comunque, non abbiamo capito il motivo per cui i nostri tifosi non potranno andare a Seregno".