Dal Canto: "Dovevamo chiuderla prima"

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Paradossalmente, Alessandro Dal Canto (foto) può uscire rammaricato dal pareggio ottenuto a Sesto San Giovanni. Problemi societari, assenze, scelte risicatissime. Eppure, ai punti, il Livorno avrebbe meritato di vincere: "I ragazzi hanno fatto un buon primo tempo, oltre al gol abbiamo sbagliato un rigore e preso un palo. La squadra ha dimostrato di sapere stare bene in campo, con pochi concetti ma sviluppati bene. Però non siamo riusciti a chiudere prima la gara". Il tecnico analizza con lucidità anche la ripresa: "Si sono riequilibrate le forze e poteva succedere di tutto. Il gol è arrivato su un nostro doppio errore in uscita ed è stato anche fortuito per due deviazioni. Subito dopo, però, abbiamo creato un’occasione gigantesca per tornare in vantaggio con Braken".

Progressi evidenti, comunque, rispetto alle ultime prestazioni: "Abbiamo concluso l’azione più volte, provandoci anche dalla distanza. Nel secondo tempo la sfida è diventata aperta: sono momenti pericolosi nei quali si perde l’equilibrio, ma è capitato a noi come a loro. Il pareggio ce lo teniamo stretto, anche se avremmo necessità di recuperare qualche punto su chi ci precede". Anche a livello di corsa, nonostante nessun cambio effettuato, la squadra ha tenuto facendo globalmente meglio della Pro Sesto: "La parte atletica non è mai stata un problema. In panchina avevo tanti ragazzi, qualcuno molto giovane (due 2000, quattro 2002, un 2003, ndr): nei cambi avrei dovuto togliere chi stava facendo bene ma a sprazzi calava, come Haoudi che invece ha strappato fino all’ultimo. Oppure un esperto: in questo momento però non si può, rischio di abbassare la maturità in campo".

Chiusura su Nunziatini e frecciata: "Ha l’età di mia figlia e sono contento della sua prestazione. Ho detto a lui e ai suoi compagni che sarebbe giusto andassero in campo per divertirsi, invece devo chiedere a un sedicenne di darmi una mano per non retrocedere. Questo deve fare riflettere...".