"Una piccola SS in ognuno di noi", l’assessore sestese Magro ci ricasca

Un’altra gaffe mediatica dopo le frasi sui "partigiani repubblichini"

 L’assessore alla Cultura Alessandra Magro

L’assessore alla Cultura Alessandra Magro

Sesto San Giovanni (Milano), 18 gennaio 2018 - Quindici iniziative diverse, per il Giorno della Memoria. Il calendario delle manifestazioni, organizzato dal Comune insieme alle associazioni e alle scuole del territorio, è stato introdotto da un lungo commento, pubblicato sul sito internet comunale, dell’assessore alla Cultura Alessandra Magro, che ha lasciato perplessa la Città Medaglia d’Oro alla Resistenza.

«Ciò che dobbiamo apprendere per poter scongiurare il ripetersi di simili abomini è che Auschwitz può essere ovunque e che in ciascuno di noi si annida una potenziale piccola SS». È questa la frase incriminata dell’assessore, che è stata anche bacchettata per non aver partecipato domenica all’assemblea annuale dell’Aned. Tra chi esprime orrore per l’affermazione e chi invita a studiare e visitare i campi di concentramento, c’è anche chi ha voluto ricordare la sua esperienza, come l’ex sindaco Giorgio Oldrini. «Una SS, piccola o grande, in me non c’è mai stata. Tra l’altro sono nato nove mesi e qualche giorno dopo il ritorno di mio padre da un lager e lì lui di SS ne aveva viste troppe, al punto che aveva corso il rischio per colpa loro di non tornare, e io di non nascere». Già nei mesi scorsi, Magro era finita nell’occhio del ciclone per un comunicato che parlava di «partigiani repubblichini», poi cambiato in «repubblicani» spiegando l’«errore di battitura», e «partigiani federalisti».

Anche stavolta lo staff del sindaco parla di frase uscita male: il vero significato, si dice, è contenuto nel resto del testo. «La Shoah rappresenta una delle pagine più buie della nostra storia. Un momento in cui l’uomo ha mostrato tutta la sua bestialità e meschinità – scrive Magro -. Questo perché la malvagità, come la bontà, fanno parte della natura umana. Ma abbiamo uno strumento che ci consente di scegliere chi vogliamo essere e come vogliamo costruire il nostro cammino: il libero arbitrio».