Cologno, pericolo scampato per Rocchi: in Consiglio entra Tedesco

Il sindaco ritrova la maggioranza dopo oltre un mese e mezzo e una votazione sul filo di lana. Ma le opposizioni annunciano gli esposti

Il sindaco Angelo Rocchi può tirare un sospiro di sollievo. Ma la tensione resta alta

Il sindaco Angelo Rocchi può tirare un sospiro di sollievo. Ma la tensione resta alta

Cologno Monzese (Milano), 1 luglio 2020 - Oltre un mese e mezzo senza maggioranza e con consigli comunali nemmeno iniziati per mancanza del numero legale. Si è risolto solo ieri pomeriggio l’affaire surroga, dopo che lo scorso 25 giugno un’altra convocazione era andata “buca”. Il sindaco Angelo Rocchi ce l’ha fatta in seconda battuta a ritrovare la formazione. In aula è entrata Marianna Tedesco, che prende così il posto di Domenico Seidita, che si era dimesso settimane fa. Nel mezzo, le dimissioni date e poi revocate da Roberta Cuono che hanno innescato l’ennesimo guazzabuglio politico con tanto di intervento del prefetto che aveva chiesto al parlamentino di sciogliere la questione con un nuovo voto. A pochi mesi dalle elezioni, Rocchi si era trovato senza maggioranza, “cadendo” proprio sulla surroga di Seidita (FdI) e sull’ingresso di Marianna Tedesco. All’inizio sarebbe dovuta entrare Cuono, che aveva rinunciato per poi ripensarci, ma il ripensamento non è stato accettato, innescando ricostruzioni diverse che hanno dato vita ad almeno quattro esposti con querele per diffamazione.

Ieri, con 12 voti a favore e 10 contrari, si è decisa l’entrata di Tedesco e non di Cuono, ma non senza strascichi. "Consiglio a tutti di prendersi un buon avvocato per il futuro", ha tagliato corto la grillina Monica Motta. Sullo stesso tenore il civico Salvatore Capodici: "Non è finita la nostra battaglia di legalità perché abbiamo facoltà di adire ai giudici. In base alle norme vigenti le dimissioni Cuono, dai documenti in nostro possesso, non sono mai state efficaci". Parola tolta a Giovanni Cocciro, che annuncia di scrivere al prefetto, mentre ricostruiva la vicenda dalle dimissioni di Seidita. "Farò segnalazione in Procura per favoreggiamento personale e per la pubblicazione della querela nei miei confronti. Il sindaco ha avvelenato il clima politico in una guerra tutti contro tutti, ha rotto i ponti di dialogo e da tempo è senza maggioranza qualificata, reggendosi grazie a un consigliere passato dall’opposizione".

Un effetto domino di esposti che ha visto il primo cittadino querelare Capodici, Cocciro e annunciare in aula lo stesso verso Motta ed essere querelato invece da Cuono che continua a ribadire la sua verità. "Confermo che non sono stata io a protocollare la rinuncia alla carica di consigliere, ma mi sono limitata a sottoscrivere l’atto redatto e lasciarlo sulla scrivania in municipio. La revoca alla rinuncia è un atto mio volontario e non sono stata costretta da nessuno a ritirarla, come invece si è fatto passare".