Cinisello, la linea del sindaco Ghilardi: "Dialogo con tutti. Anche con le moschee"

Sono giorni densi di impegni per il nuovo primo cittadino: "Regole prima di tutto. Super Comune? Prematuro"

Il sindaco Ghilardi vuole avere un confronto aperto con i cittadini di Cinisello

Il sindaco Ghilardi vuole avere un confronto aperto con i cittadini di Cinisello

Cinisello Balsamo (Milano), 29 giugno 2018 - Sveglia presto la mattina e quando arriva in municipio i primi cittadini sono già davanti alla porta che lo attendono. "Gli appuntamenti sono un fiume in piena, ma intendo tenere fede al mio impegno: quello di essere il sindaco dell’ascolto". Nel suo ufficio Giacomo Ghilardi in questa prima settimana da sindaco di Cinisello è un capitano che naviga solitario, in attesa che i tempi della burocrazia e della politica gli consentano di costruire uno staff e soprattutto la giunta. Ma le idee sulla rotta che dovrà imprimere al suo mandato sono già chiare: dialogo con i cittadini, presenza nei quartieri, aumentare l’attrattività del territorio e portare i residenti nelle piazze per creare occasioni di svago e vincere il degrado.

Non è tutto troppo grande per una persona sola?

"In effetti non esiste un momento libero. Ma c’è grande entusiasmo, in questi giorni la mia mente è concentrata sul Comune e sulla città. Confesso però che non vedo l’ora di cominciare un lavoro di squadra".

Il suo primo atto è stato aprire la porta di palazzo Confalonieri, il suo ufficio. Non teme un’invasione dei cittadini?

"Ho basato la mia campagna sul dialogo e credo che questa sia la parola chiave del mio mandato. Non temo i cittadini perché ho sempre avuto un rapporto schietto con loro. Forse avrei più da temere se non li ascoltassi".

Le periferie, ha sempre criticato chi l’ha preceduta per la poca attenzione. Come intende muoversi?

"Sarò in tutti i quartieri almeno una volta al mese. In casi come la Crocetta è fondamentale vincere il degrado, ma possiamo farlo solo con la collaborazione dei cittadini".

Dialogo dunque. Ma anche con le due moschee abusive cui vi siete sempre opposti?

"Dialogo certo, molti dei fedeli sono cittadini di Cinisello. Ma deve essere chiaro che le regole vengono prima di tutto. Dunque ascolterò cosa li ha portati in quella situazione, ma resta ferma l’intenzione di ripristinare la legalità. Si tratta di un tema complesso, anche perché è stato lasciato andare per molto tempo".

In campagna ha portato avanti molte battaglie sul tema sicurezza. Ora come pensa di concretizzarle?

"È fondamentale avere più uomini, sia per la polizia locale sia per le altre forze dell’ordine. Tra i primi impegni ci sarà il reperimento di nuove risorse per bandire un concorso. L’obiettivo è un servizio di polizia locale in funzione 24 ore".

Il suo collega di Sesto ha lanciato l’idea di un “super Comune” con servizi condivisi come quelli della polizia locale. Che ne pensa?

"Credo che ogni collaborazione sia benvenuta. Ma pensare a un “super Comune” è prematuro".

Urbanistica e lavoro. Chi l’ha preceduta ha puntato molto su questi temi. Cosa intende fare?

"Il lavoro è la prima risorsa e Cinisello va fatta ripartire. Oggi manca una visione e una vocazione. Nel Pgt avevano previsto altri palazzi per 5mila nuovi cittadini, una follia. Invece dobbiamo portare nuove imprese e opportunità di lavoro per chi già vive a Cinisello".

I suoi genitori sono cinisellesi di lunga tradizione. Cosa pensano di questo suo incarico?

"Sono i giudici più spietati. Sono i primi a dirmi se qualcosa non va per il verso giusto. Ma loro sono le persone che mi conoscono meglio ed è giusto che sia così".