Legionella a Bresso, il medico: "Ecco come si trasmette il batterio"

Il veicolo del bacillo è il vapore acqueo, se inalato a una temperatura fra i 25 e i 55 gradi. I fattori di rischio sono tra gli altri: essere fumatori, immunodepressi o malati oncologici di Giuseppe Nava

Oscar Di Marino

Oscar Di Marino

Bresso, 22 ottobre 2014 - Dopo i casi riscontrati a Bresso, fare chiarezza sulla legionella è indispensabile. Mentre il Comune, che ha attivato un tavolo di lavoro con gli amministratori dei condomini dove si sono verificati casi di legionella, comunica che Asl ha effettuato 26 prelievi dalle abitazioni e dalle fontane. Ne parla il dottor Oscar Di Marino, direttore sanitario dell’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo ed esperto di legionella. Nella sua vita di medico ha dedicato molto tempo allo studio di questo batterio, presenziando come relatore a numerosi convegni sul tema.

Dottor Di Marino, cosa è la legionella? «La legionella è un batterio e non un virus. Questa è la prima informazione da dare. In quanto batterio, una volta contratto si può combattere con gli antibiotici».

Come si trasmette? «La legionella si trasmette esclusivamente per inalazione di particelle di vapore acqueo in una temperatura compresa tra i 25 e i 55 gradi e mai per contagio tra persone. Ci sono alcune attività della vita quotidiana che ci fanno incontrare con questa situazione: per esempio, e soprattutto, la si contrae dall’uso della doccia e dai grandi condizionatori a ricircolo d’acqua. In letteratura, sono riportati episodi da inalazione di particelle d’acqua provenienti da fontane ornamentali, dai cosiddetti riuniti dentistici, dagli idromassaggi, dagli autolavaggi».

Ma il batterio dove si trova? «Si trova nelle goccioline, che si inalano attraverso il sistema respiratorio. Per la precisione, la legionella è un batterio cosiddetto ambientale: è comune in natura, negli specchi d’acqua o nei bacini idrici. Diviene pericolosa, quando la si inala: mai per via alimentare. Si può sviluppare negli impianti idraulici e può proliferare nel microfilm degli impianti idro-aeraulici. Per le strutture ospedaliere, per le case di cura e per le attività ricettive ci sono dei protocolli precauzionali di prevenzione».

Quali sono i fattori di rischio? «La legionella è una malattia complessa. Si comporta a seconda degli individui. Chi è più debole dal punto di vista immunitario rischia di più. Ma sempre nelle condizioni delle particelle con vapore acqueo a quelle temperature. E sempre inalando. I fattori di rischio sono tra gli altri: essere fumatori, immunodepressi o malati oncologici».

E quali rischi si corrono? «Difficoltà respiratorie fino a giungere a una polmonite lobare e, se non curata in tempo con appropriata terapia antibiotica, può portare al decesso».