A Sesto l'università parla russo

Al dipartimento di Mediazione linguistica nasce il Centro Puškin

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro

Sesto San Giovanni (Milano), 13 dicembre 2017 - Corsi specialistici, formazione per docenti e occasioni anche per gli studenti delle superiori. Ieri mattina è stato siglato un accordo di collaborazione tra l’Università Statale di Milano e l’Istituto Puškin di Mosca. I due enti di alta formazione hanno inaugurato il Centro Puškin presso il dipartimento di Scienze della mediazione linguistica e di Studi interculturali di piazza Indro Montanelli. La nascita del nuovo organismo va ad aggiungersi a una rete internazionale di 77 partner in 37 Paesi, creata dal ministero dell’Istruzione della Federazione Russa nell’ambito del programma federale «Lingua Russa».

«Per noi è un onore aver stretto un accordo con un istituto così prestigioso. È una tappa di particolare importanza – commenta Gianni Turchetta, direttore del dipartimento di Scienze della mediazione – Siamo sicuri che avremo diversi risultati per quanto riguarda la formazione permanente di studenti e docenti e per l’allargamento delle relazioni internazionali». Un ponte verso la Russia, all’interno di un network già numeroso. «Si tratta di una collaborazione significativa per le relazioni tra università e anche tra Paesi. È importante che ci parliamo. Da critico letterario, il nome di Puskin mi emoziona sempre. Mi piace che questo accordo abbia il nome di questo poeta, amato anche dall’Italia».

Il Centro avrà il compito di sostenere e promuovere lo studio della lingua e della cultura russa, oltre a offrire un supporto nell’insegnamento e nell’aggiornamento del personale universitario. Per gli studenti significherà, invece, nuove opportunità per ampliare la propria conoscenza e per prepararsi al meglio agli esami di certificazione linguistica. In particolare, l’Istituto Puškin offrirà sessioni di aggiornamento per il personale del centro milanese, di formazione ai docenti per diventare esaminatori per i test di certificazione – anche a distanza tramite il portale «Istruzione in russo» – e di collaborazione all’organizzazione di eventi di divulgazione della lingua, cultura e letteratura russa.

«Ci è voluto un grande sforzo per arrivare a questa inaugurazione. La burocrazia non è mai facile. Questa partnership potrà favorire anche la didattica – hanno ribadito i promotori dei due istituti, che hanno avviato il percorso un anno fa – Avere un pezzo di Stato direttamente sul posto aumenta la consapevolezza di quello che si studia. L’università organizza scambi all’estero, ma non possono coprire tutti i ragazzi per numero di posti e costi. Qui diamo un’opportunità a tutti». Senza contare che le certificazioni rappresentano un incentivo per gli studenti e un’attrazione per le matricole, perché sono segno di qualità e impegno da parte dell’università.