Sesto, il disegno di un bimbo svela le violenze del padre

Botte alla moglie davanti ai bambini, ucraino finisce in cella

L'intervento della polizia

L'intervento della polizia

Sesto San Giovanni (Milano), 24 maggio 2018 - Mentre gli agenti di polizia si trovavano in casa per ascoltare le testimonianze della madre che per l’ennesima volta aveva subito le violenze del marito, il figlio di 6 anni, in silenzio ha preso un foglio e i pennarelli e ha cominciato a disegnare un personaggio somigliante a Batman con in pugno due asce insanguinate e davanti a sé una testa mozzata.

Quando uno dei poliziotti del commissariato di Sesto si è reso conto del disegno è impallidito e ha chiesto al bambino di poterlo ricevere come prova, anche perché poco prima lui e il suo fratellino si erano rivolti ai poliziotti dando sfogo alla loro naturale innocenza con una frase che era un chiaro grido d’aiuto: "Litigano sempre... lui fa piangere sempre mamma ed io non lo voglio più in casa!". Tutto questo era accaduto nel marzo scorso, durante uno degli interventi più duri che i poliziotti di Sesto avevano portato a termine. Martedì, gli agenti del commissariato di Sesto, su ordine del Tribunale di Monza, hanno arrestato l’uomo, di 38 anni, di origine ucraina, accusato di maltrattamenti in famiglia.

In marzo la polizia era intervenuta nella casa della periferia sestese per sedare una lite tra coniugi di nazionalità ucraina, hanno capito di essersi imbattuti in un brutto caso di violenza domestica. La donna, 36 anni, si era sempre rifiutata di denunciare il marito perché temeva di peggiorare la situazione e di mettere a rischio i figli. I familiari di lui, presenti nell’appartamento, si erano rifiutati di rispondere sulla situazione presente nella famiglia. Quella notte stessa, gli agenti erano riusciti ad affidare la madre e i due figli a una comunità che si è presa cura di loro. Così è stato possibile convincere la donna a denunciare i fatti. I suoi racconti parlano di soprusi che vanno avanti fin dal 2015 con violenze subite senza motivo alcuno con schiaffi, calci, coltelli puntati al collo e oggetti scaraventati contro di lei con violenza inaudita. L’uomo, che risultava giò noto alle forze dell’ordine per altri reati, si trova adesso in carcere.

Sempre martedì, la stessa squadra di agenti esperti in reati contro la persona del commissariato di Sesto hanno dato esecuzione a una misura cautelare di “allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento” emesso dal Tribunale di Monza, a carico di un uomo italiano di 46 anni, accusato a sua volta di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e della figlia di 18 anni, entrambe di origini albanesi.Quando i poliziotti si sono presenti alla porta di casa della famiglia, l’uomo, intento a dormire, si è rivolto agli agenti in modo serafico con la frase: «Mi faccio il borsone?», a testimonianza della sua consapevole condotta violenta.