Sesto, il Tar dà ragione agli islamici. La grande moschea si può fare

Bocciati gli atti del Comune. Il sindaco Di Stefano pronto a rivolgersi al Consiglio di Stato e a mobilitare i cittadini

Il progetto della nuova moschea

Il progetto della nuova moschea

Sesto San Giovanni (Milano), 9 marzo 2018 - Il Tar dà ragione agli islamici. La moschea si può fare. Il Tribunale amministrativo oggi si è espresso sul ricorso presentato dal Centro Culturale Islamico di Sesto San Giovanni contro le delibere con cui il Comune di Sesto aveva deciso la decadenza della convenzione per l'edificazione del luogo di culto in via Luini. Il percorso urbanistico della grande moschea potrà dunque ripartire. Anche se per il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano non sembra per nulla d'accordo.

Siamo alla follia – afferma il primo cittadino, preso di sorpresa dalla decisione -. In estrema sintesi, per il Tar è irrilevante che il Centro Islamico usufruisca da anni di un terreno comunale senza pagare quanto dovuto alle casse dell'Amministrazione al punto d'aver maturato a oggi già 320mila euro di debito. Così come non vengono prese in considerazione altre questioni di natura prettamente tecnica-urbanistica. Secondo il Tar prevale il diritto di culto. E i debiti sono carta straccia?”. Sul fronte opposto, dal cento culturale islamico, si dicono sereni. “Abbiamo sempre creduto nella giustizia italiana e con serenità accogliamo questa decisione - riferiscono -. Siamo stati sempre collaboranti con la città e con le autorità comunali, dunque lo saremo ancora di più oggi, con la finalità del bene comune”.

Leggerò attentamente le motivazioni del Tar - conclude il sindaco Di Stefano – ma fin da ora dico a chiare lettere che con me sindaco la moschea non verrà mai realizzata. Il Centro Islamico pensi innanzitutto a saldare il debito con i contribuenti sestesi e porti in Comune i bilanci che dimostrino di non avere contatti con finanziatori del Qatar. Anzi, valuterò di istituire una consultazione cittadina per chiedere chi è favorevole o contrario alla grande moschea a Sesto San Giovanni”. Il cantiere di via Luini, accanto alla cosiddetta “moschea provvisoria”, che pure tante polemiche ha scatenato in passato. Potrà ripartire, ma non prima che Comune e associazione islamica trovino un nuovo accordo. Ma prima potrebbe esserci una nuova sentenza del Consiglio di Stato.