Sesto San Giovanni (Milano), 20 maggio 2018 - Dopo mesi di attesa, è finalmente spuntata la gru in via Villoresi al civico 47. Sono infatti iniziati i lavori per la messa in sicurezza della palazzina, che all’alba del 14 gennaio esplose, causando ingenti danni allo stabile. Lo scoppio, dovuto a un incendio, distrusse completamente l’ultimo piano, mandando in ospedale sei residenti, tra cui un bambino di 9 anni. Ora, dopo quattro mesi, gli operai si sono messi all’opera per eseguire i lavori che saranno preparatori al cantiere vero e proprio. «Settimana prossima avremo una riunione tecnica, insieme all’amministratore dell’edificio privato, per capire esattamente il cronoprogramma dell’intervento – annuncia l’assessore all’Urbanistica e alla Mobilità Antonio Lamiranda -. Quello che è partito adesso è il primo step propedeutico alla riqualificazione del palazzo».
C’è comunque una stima di massima sulla partenza delle opere vere e proprie. Dai primi giorni di giugno, infatti, dovrebbero partire i lavori di demolizione dell’ultimo piano - sventrato dopo il rogo - dell’immobile. A quel punto, seguirà la fase cardine, con la ricostruzione del piano, del sottotetto e del tetto. Nell'esplosione di gennaio, che era stata generata alle 5 di mattina da un appartamento del quinto e ultimo piano, due appartamenti erano andati completamente distrutti, l’intero stabile era stato pesantemente danneggiato con 16 persone rimaste senza casa. A quel punto, si era mossa la macchina della solidarietà, tra Comune, associazioni, protezione civile e privati. Subito undici residenti erano stati sistemati in albergo per qualche notte.
Dopo la soluzione d’emergenza e le due notti in hotel, le famiglie sfollate sono state alloggiate negli stabili comunali fino al rientro nelle proprie abitazioni. L’amministrazione aveva messo a disposizione alcune case pubbliche, che erano state arredate, con un contributo forfettario richiesto agli sfollati di 100 euro al mese: cinque nuclei si sono trasferiti in via Dante e a Cascina Gatti, altri due erano stati ospitati temporaneamente alla Fondazione La Pelucca. «I due alloggi distrutti dall’esplosione, all’ultimo piano, sono restati ovviamente inagibili – ricorda Lamiranda -. Nei prossimi giorni, cronoprogramma alla mano, potremo anche essere in grado di sapere quando saranno liberati gli alloggi comunali». L’ultimo nodo riguarda la viabilità della zona, rimasta chiusa fino a oggi. «Dopo la messa in sicurezza della palazzina e l’inizio dei lavori, abbiamo stimato che entro la fine luglio saremo in grado di garantire la riapertura alla circolazione di via Villoresi».