Sesto, farfalline nei ceci: stop ai primi alla mensa scolastica

Niente pasta per gli alunni dopo l’inconveniente: "Ma nei cibi bio può capitare, nessun rischio per la salute"

I problemi della mensa scolastica

I problemi della mensa scolastica

Sessto San Giovanni (Milano), 13 aprile 2019 - Farfalline in una derrata di ceci bio, i bambini delle scuole sestesi restano senza primo piatto e ricevono, in cambio, un ovetto di cioccolato. È successo ieri, quando a Sesto il menù prevedeva la pasta proprio con i ceci biologici. Dussmann, la società che ha in appalto il servizio, aveva mandato nella mattinata una comunicazione ai diversi centri in cui opera, per far sapere di non utilizzare quel legume perché, in alcuni sacchi, era stata riscontrata la presenza di questi piccoli parassiti.

Probabilmente a causa di un problema di tempi nello scambio delle informazioni, al centro cottura di via Falck i ceci erano già stati cucinati e trasportati nelle scuole. A quel punto, si è reso necessario intervenire in tutti gli istituti e ritirare il primo piatto consegnato. Così, alle 12,30 i bambini sono rimasti senza pasta, vedendosela quasi sfilare da sotto il naso.

«La produzione biologica ha come criticità la potenziale presenza di piccoli parassiti interni al legume, visibile solo dopo cottura, quando il legume si apre – spiega il Comune -. Tale fenomeno naturale non è nocivo alla salute». Troppo tardi per preparare un altro primo, l’unica alternativa era l’invio di prodotti a lunga conservazione.

«Tuttavia Dussmann produce sempre a partire da prodotti freschi», continua il municipio. Nessuna dispensa, gli unici prodotti non deperibili e disponibili erano cracker, frutta e un ovetto di cioccolato, che sarebbe dovuto essere distribuito nei prossimi giorni ai bambini come sorpresa per Pasqua. «Nelle prossime ore l’azienda invierà le schede tecniche agli uffici. Dato l’inconveniente, l’amministrazione ha deciso che il costo del pasto per le famiglie, per la giornata di oggi (ieri, ndr), verrà ridotto». Non c’è pace dunque per la mensa.

Mercoledì si è tenuto l’incontro con i genitori delle scuole Galli e Corridoni, alcuni insegnanti, commissari mensa e rappresentanti delle classi quinte che avevano indetto lo sciopero del panino per contestare quantità e qualità dei cibi serviti. «La società ha illustrato i menù e le motivazioni nutrizionali, ha chiarito le cotture, i piatti unici e le combinazioni che privilegiano proteine vegetali – commenta l’assessore all’Educazione Roberta Pizzochera -. Le porzioni sono corrette e vengono indicate dall’azienda sanitaria. È stata ribadita l’estrema importanza del rispetto delle grammature e l’errore del bis delle pietanze più apprezzate a discapito di quelle meno consuete. Ciò che abbiamo sottolineato è che vi sia la possibilità di avere a disposizione delle porzioni in più di alcuni prodotti confezionati nel caso vi fossero dei problemi, ma non per i bis o porzioni maggiorate».

Accordata la richiesta del commissario mensa Massimo Bruccoleri di aprire il centro cottura alle visite di scuole e genitori.