Centri estivi a Sesto, la gita della discordia

Bambini portati in visita all’Apple Store: una scelta che continua a dividere

Continua la polemica sul programma del centro estivo comunale

Continua la polemica sul programma del centro estivo comunale

Sesto San Giovanni (Milano), 16 giugno 2019 - Se Leonardo Da Vinci è stato un genio assoluto anche nello studio delle “nuove” tecnologie, nel filo conduttore dei centri estivi può trovare spazio anche la gita all’Apple Store di Carugate. Lo spiega Pianeta Azzurro, la cooperativa sociale che gestisce i centri comunali, parlando di «valenza educativa pedagogica e attinenza» con il tema “Lampi di genio: Le avventure di Leonardo”. «Da diversi anni le nuove tecnologie sono entrate a far parte della vita dei nostri figli, portando con sé molteplici opportunità di crescita in risposta sia al loro bisogno di esperienza e svago, con attività stimolanti e nuove, che alla loro connaturata esigenza di libera espressione creativa». In quest’ottica si è scelto di portare i bambini all’Apple Store del Carosello. Dove troveranno «un laboratorio interattivo e multimediale che consenta la scoperta, in taluni casi molto più profonda, della multisensorialità in uno spazio organizzato, controllato e progettato da esperti del settore».

Nessuna gita al centro commerciale, ribadisce la cooperativa. «Non è la tecnologia che ci spaventa. È una gita all’Apple Store che lascia perplessi», ribattono i genitori. Giusi Castelli, già nel forum genitori, ricorda le proposte attive sul territorio: «La settimana di laboratori tecnoclogici organizzata nelle biblioteche del Consorzio e al centro culturale Pertini di Cinisello un HackLab che offre questi percorsi». Se c’è chi pensa che «Apple non sia solo un negozio in un centro commerciale, ma arte e tecnica, sviluppo, cultura, costume, potere comunicativo», c’è anche chi torna a ribadire la necessità di un servizio squisitamente pubblico.

«A parità di qualità, la scelta è tra la valorizzazione del pubblico e del territorio o l’offerta preconfezionata di una multinazionale. Non ritengo neanche etico che un centro estivo pubblico porti bambini ad “annusare” prodotti molto costosi», commenta l’ex assessore Virginia Montrasio, che ricorda «l’aumento di 20 euro a settimana, per un servizio privo di presidio politico. Anzi, il presidio c’è, ma volto allo smantellamento». Si cambierà dal prossimo anno con Fondazione, replica l’assessore all’Educazione Roberta Pizzochera. «Da mesi cerchiamo di spiegare proprio questo semplice punto: con un appalto di gestione, il Comune non può entrare nella programmazione e nelle scelte didattiche. Con Fondazione, invece, potremo decidere i modelli pedagogici. Per il resto, i bimbi utilizzeranno anche strutture del territorio come Giocheria».