Calcio, la Pro Sesto in lizza per il ripescaggio in C ma serve 1 milione di euro

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La festa di domenica sera al Breda

La festa di domenica sera al Breda

Sesto San Giovanni (Milano), 21 maggio 2019 - L'impresa sul campo l'ha compiuta la squadra, capace di ribaltare un pronostico negativo e di battere per 2-1 in trasferta il Mantova nella finale playoff di Serie D. Ma, una volta archiviato il momento del successo, toccherà alla società valutare la possibilità di presentare domanda di ripescaggio in serie C. Un’eventualità comunque legata alla presenza di posti vacanti. Intanto, comunque, la Pro Sesto è tornata a festeggiare una vittoria di peso e a sentire perlomeno il profumo del calcio professionistico. L’ultima sensazione di questo tipo l’aveva provata nella stagione 2009-2010. La Pro Sesto di Luciano Passirani, fallita il 31 marzo 2010, al termine della stagione era poi retrocessa dalla Seconda Divisione nel Campionato nazionale dilettanti. La risalita era cominciata dal campionato di Promozione nell’annata successiva. La nuova Pro, rifondata da Massimo Nava e Massimo Milos, era approdata in serie D al termine della stagione 2011-2012. Fino alla vittoria playoff di domenica, il miglior piazzamento era stato il quinto posto della scorso torneo. Nei prossimi giorni, inevitabilmente, i responsabili del sodalizio di via XX settembre si ritroveranno intorno a un tavolo per, come precisa il presidente Gabriele Albertini, «valutare attentamente tutti i passaggi».

Anche perché la via per arrivare in serie C è particolarmente onerosa per un club ripescato. Per presentare la relativa domanda, infatti, nella scorsa stagione era necessario stanziare complessivamente 600mila euro. La cifra comprendeva 300mila euro di fideiussione. A questa somma vanno poi aggiunte altre voci per completare l’iscrizione, per un totale di altri 400mila euro. La situazione al momento è comunque in via di definizione, anche perché domenica sono in programma le restanti tre finali playoff di serie D. La Pro Sesto, per ora, è al quinto posto nella classifica ripescaggi. Ma tutto resta sempre legato alla disponibilità di posti. Una possibilità legata anche a eventuali fallimenti o rinunce. La concorrenza è numerosa: le seconde squadre dei club di serie A, per esempio, hanno la precedenza. In caso di promozione, inoltre, ci sarebbe la affrontare la questione dell’adeguamento dello stadio Breda e del potenziamento della squadra. Nel primo caso, dovrebbero bastare alcune migliorie. Nel secondo, la società si presenterà comunque al via della prossima stagione con una formazione adeguatamente attrezzata. Anche perché la promozione in serie C era l’obiettivo dichiarato di questo campionato. «Rispetto a Como e Mantova che ci hanno preceduto - precisa Albertini – ci è mancata la continuità». «Se ci fossimo comportati sempre come domenica a Mantova – aggiunge il direttore sportivo Jacopo Colombo – avremmo potuto giocarcela alla pari pure con il Como».