Sesto, sartoria clandestina scoperta in centro: denunciato il responsabile

L'attività era gestita da cinesi

Gli agenti hanno fatto irruzione in via Giovanna d’Arco

Gli agenti hanno fatto irruzione in via Giovanna d’Arco

Sesto San Giovanni (Milano), 6 luglio 2019 - Casa e laboratorio, tutto abusivo. Sesto San Giovanni torna a svelare un altro luogo di lavoro nero. Gli agenti della nuova squadra di polizia giudiziaria l’altro pomeriggio hanno scoperto un laboratorio di sartoria allestito in un locale di via Giovanna d’Arco, nel centro cittadino. L’attività lavorativa per la produzione di capi d’abbigliamento era gestita da cinesi ed era composta da quattro postazioni di lavoro. Al momento dell’irruzione della polizia locale sono state identificate tre persone: il titolare e due lavoranti, uno dei quali era privo di documenti di identità e naturalmente di un regolare contratto di lavoro.

A quanto è stato ricostruito dagli agenti, che già nei giorni precedenti avevano eseguito alcuni appostamenti nella zona, il piccolo laboratorio si occupava di cucire capi di abbigliamento per conto terzi. Oltre a prodotti già pronti, alcuni dei quali contraffatti, tra le quattro postazioni di lavoro erano presenti macchine da cucito di tipo professionale. Come purtroppo accade spesso in questa tipologia di laboratori, i lavoranti vivono accanto alle loro postazioni: infatti nei locali era presente anche un antibagno adibito a cucina e poi un piccolo bagno in pessime condizioni igieniche. In un altro locale erano presenti un letto e un divano.

Il titolare dell’attività è stato sanzionato per aver omesso la registrazione al registro delle imprese artigiane ed è stato denunciato per sfruttamento del lavoro nero. Il lavoratore senza documenti e permesso di soggiorno è stato trasferito alla Questura per l’identificazione. Anche l’Azienda sanitaria sarà informata per la verifica della situazione igienico sanitaria e del rispetto delle norme di sicurezza. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Roberto Di Stefano: "Questo tipo di attività, in abiti civili e dietro segnalazioni dei cittadini, sono particolarmente utili perché rendono più ampio l’orizzonte della polizia locale e garantiscono interventi su problematiche che prima era difficile contrastare".