Sesto dichiara guerra al racket degli alloggi

Mille euro per ottenere la segnalazione di un alloggio pubblico vuoto, da occupare abusivamente. Il caso è stato segnalato dall’amministrazione comunale

L'assessore Claudio D'Amico con la polizia locale nell'ispezione

L'assessore Claudio D'Amico con la polizia locale nell'ispezione

Sesto San Giovanni (Milano), 2 gennaio 2018 -  Mille euro per ottenere la segnalazione di un alloggio pubblico vuoto, da occupare abusivamente. Il caso è stato segnalato dall’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni alla Procura della Repubblica e si unisce ai numerosi episodi di abusivismo che l’assessorato alla Sicurezza di Sesto San Giovanni sta scoprendo negli ultimi mesi attraverso controlli che per ora avvengono solo su segnalazione. La cosa peggiore è che l’appartamento comunale occupato abusivamente, scoperto nei giorni a cavallo tra Natale e Capodanno, è lo stesso che a metà del mese di novembre venne sgomberato dalla polizia locale, perché si scoprì che gli assegnatari, una famiglia egiziana composta da sei persone (quattro figli minori), era rientrata in Egitto e aveva trasformato i locali in un dormitorio per sette connazionali.

Per stessa ammissione di uno degli ospiti, gli egiziani pagavano 150 euro per un posto letto, in barba a tutte le norme. Nei giorni scorsi i tecnici del Comune erano tornati nell’edificio di Cascina de Gatti per verificare se i proprietari avevano portato via mobilie e vestiti. Ma hanno scoperto che l’alloggio era occupato da un’alta famiglia, composta da marito egiziano, moglie romena e due figli tra i 6 e i 10 anni di età. Tutti occupanti abusivi che si erano insediati negli ultimi 15 giorni. L’uomo si è difeso affermando che per avere la segnalazione di quell’alloggio da occupare avrebbe sborsato 1000 euro a un connazionale. Una sorta di vera e propria tangente sulla casa. Protagonista della vicenda, un egiziano del quale l’uomo avrebbe fornito anche un numero di telefono. «Se ciò che ha riferito è vero, non esistono più dubbi sul fatto che a Sesto esiste un racket degli alloggi gestito da stranieri», afferma l’assessore alla Sicurezza Claudio D’Amico. «Questa famiglia - aggiunge - pensava insomma che, pagando un personaggio della propria comunità, avrebbe potuto farsi beffe delle istituzioni. Probabilmente questa situazione non è isolata».

A supporto della tesi, alcuni dati: «In due mesi - spiega l’assessore - abbiamo scoperto 4 diversi casi con la costante che gli occupanti abusivi sono stranieri ai quali in passato sono state assegnate troppo frettolosamente le case pubbliche. Noi sestesi paghiamo per mantenere famiglie che trasformano i loro alloggi in dormitori, traendone anche reddito illecito. Ma queste situazioni appartengono al passato e con noi avranno fiato molto corto». La famiglia di abusivi è stata sgomberata con effetto immediato dalla polizia locale e denunciata per occupazione abusiva. E’ stata inoltre avviata una segnalazione alla Procura della Repubblica per la verifica delle informazioni relative al pagamento di una «mazzetta».