Sesto, protesta animalista contro il circo

La Leidaa, associazione per la tutela dei diritti degli animali, è scesa in strada per dire "basta" allo sfruttamento di tigri e pitoni. Ma sotto il tendone si rigettano le accuse: "Da noi trattati bene e nessuna violenza".

La protesta

La protesta

Sesto San Giovanni (Milano), 8 dicembre 2016 – Sono scesi per strada, con tanto di cartelli, per dire "no" allo sfruttamento degli animali nel circo. A organizzare la protesta di questo pomeriggio, giovedì 8 dicembre, è stata la Leidaa, la Lega italiana difesa animali e ambiente, che ha riunito una cinquantina di attivisti, oltre agli esponenti di Forza Italia Roberto Di Stefano e Silvia Sardone e il capogruppo dei Democratici per il cambiamento Eros De Noia.  "Facciamo sentire la nostra voce contro uno spettacolo fortemente anacronistico, che sfrutta gli animali obbligandoli a condizioni che non rispettano i loro bisogni etologici”, ha spiegato Tatiana Valtorta, presidente della sezione sestese della Lega.

Il comizio si è svolto ai giardini di via Marx, dall'altra parte del marciapiede dove fino a domenica 11 dicembre sarà attivo il circo Emidio Bellucci, che offre spettacoli che vedono per protagonisti tigri, pappagalli e pitoni. "E' un nostro dovere morale proteggere gli animali e non ridicolarizzarli per un nostro puro divertimento. Tanto più che esistono varie forme di spettacolo senza l'impiego di animali, primo tra tutti Le Cirque De Soleil: invitiamo il circo a modernizzarsi". I manifestanti sono scesi anche in mezzo alla strada, per esibire i loro cartelli.

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"Siamo abituati a queste proteste, ma i nostri animali sono trattati bene e non vengono bastonati né maltrattati e gli spettacoli tanto declamati, come il cerchio di fuoco, non esistono più da 20 anni – replicano i titolari del circo -. Non capiamo perché dobbiamo avere il dito puntato contro, come fossimo criminali, quando rispettiamo tutte le norme e siamo sottoposti a decine di controlli da diversi enti prima, durante e dopo l'insediamento in ogni città. In questi giorni, sono stati strappati e imbrattati tutti i manifesti che pubblicizzavano la nostra attività".