Sesto, incubo scure sul premio per i dipendenti comunali

Doppia assemblea dei lavoratori sul fondo di produttività

Un precedente incontro nell'ambito della vertenza

Un precedente incontro nell'ambito della vertenza

Sesto San Giovanni (Milano), 12 dicembre 2018 - Due assemblee del personale pubblico, che si riunirà a SpazioArte. La prima si terrà oggi, la seconda domani sempre dalle 9.30 alle 11.30: alcuni uffici del Comune potrebbero rimanere chiusi. All’ordine del giorno c’è il fondo di produttività, il premio per i lavoratori che hanno centrato gli obiettivi ricevuti e concluso i progetti speciali. E su questo punto le sigle si sono spaccate. Perché lo scorso 6 dicembre l’amministrazione ha concluso un accordo con un solo sindacato presente, il Csa, e con una minoranza dei componenti della Rsu legata al Sulpm, mentre Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto il rinvio della vertenza per avere maggiore documentazione a riguardo.

«Ancora una volta la giunta sceglie a propria discrezione gli interlocutori con i quali confrontarsi, ignorando i basilari principi di rappresentanza democratica nei luoghi di lavoro e riducendo le organizzazioni sindacali al ruolo di semplici notai che siglano le decisioni altrui - commenta Alexandra Bonfanti, Cgil -. Non accettiamo questo ruolo: pretendiamo un confronto sui tanti problemi che affliggono l’ente e dei quali l’amministrazione sembra scordarsi». Eppure il Sulpm, che ha deciso di non abbandonare il tavolo di trattativa, si dice soddisfatto della pre-intesa raggiunta. «Nonostante la situazione finanziaria difficile in cui si trova il Comune e l’avvio della procedura di predissesto, sono state confermate per il fondo le stesse risorse dello scorso anno. E questo non era affatto scontato - replica Carmelino La Grotteria, Sulpm -. Inoltre, viene introdotto il principio migliorativo delle progressioni orizzontali. Per mesi si è fatto terrorismo psicologico nei confronti dei dipendenti, annunciando che non ci sarebbero stati fondi, invece ci sarà la stessa cifra del 2017».

Lo scorso anno, dopo un primo azzeramento del premio di 1,2 milioni, era stato aperto lo stato di agitazione con tanto di “gita” in Prefettura. Il fondo era stato così portato a circa 600mila euro e la stessa cifra varrà per il 2018, anche se per la Cgil alcuni progetti, su cui i dipendenti avevano già lavorato, non saranno garantiti dalla giunta. Resta l’incognita, invece, su quello del prossimo anno, visto che il predissesto inciderà negativamente sui dipendenti comunali. Domani alle 9.30 ci sarà invece un'assemblea generale, convocata da Cgil, Cisl e Uil, per discutere dei nodi irrisolti: dalla mancanza di personale ai provvedimenti disciplinari a pioggia fino agli spostamenti da un ufficio all’altro. «Noi non li dimentichiamo. Non dimentichiamo la procedura di predissesto, che mette in discussione livelli occupazionali e servizi ormai prossimi al collasso - continua Bonfanti -. L’incontro con i lavoratori è importantissimo per dare una risposta condivisa a una decisione di fatto unilaterale dell’amministrazione comunale».