Sesto, anche i lavoratori temono il pre-dissesto finanziario del Comune

I sindacati chiedono un incontro all'amministrazione. Intanto il sindaco propone alla Corte dei Conti 4 ipotesi per il rientro

Alexandra Bonfanti, Cgil

Alexandra Bonfanti, Cgil

Sesto San Giovanni (Milano), 3 dicembre 2018 - Una richiesta  di incontro sul piano di riequilibrio, che dovrà affrontare il Comune per rientrare dei 21 milioni di euro di disavanzo tecnico, certificati dalla Corte dei Conti che aveva ravvisato "gravi e reiterate irregolarità contabili" negli ultimi bilanci. "Nel corso dell’ultimo incontro di trattativa sindacale, avevamo espresso necessità di avere un confronto, anche con la parte politica – ricordano Cgil, Cisl e Uil nella lettera indirizzata al sindaco -. Ci era stato prospettato il 12 dicembre. A oggi abbiamo ricevuto convocazione per quella data solo ed esclusivamente per altra problematica".

Nei giorni scorsi c’era già stato un botta e risposta polemico tra i sindacati e il primo cittadino Roberto Di Stefano in relazione alla procedura di pre-dissesto e alla riunione organizzata dall’amministrazione con i dipendenti dell’ente, senza il “filtro” dei rappresentanti dei lavoratori. "Considerato il delicato contesto in cui versa l’ente e le possibili ricadute del piano sul personale e i servizi, con questa lettera siamo a ribadire una necessità di incontro", sottolinea Alexandra Bonfanti, delegata Cgil. Sui lavoratori pubblici pesa infatti il rischio di azzeramento del premio di produttività, dopo che già lo scorso anno era stato ridimensionato. Tra i timori delle sigle c’è anche la tenuta dei servizi pubblici e della loro qualità.

Intanto, mercoledì Di Stefano si è recato in Corte dei Conti per sottoporre alla magistratura contabile quattro ipotesi diverse per il rientro del disavanzo. Su 21 milioni, quasi la metà dovrà essere recuperata in 4 anni, mentre gli altri 10 milioni potranno essere suddivisi in un programma trentennale. Le misure dovranno essere strutturali, ma la procedura di pre-dissesto indica già una strada segnata per alcuni indicatori, come l’aumento all’aliquota massima dell’Irpef e di altri tributi comunali e il contenimento per la spesa del personale del Comune. Nell’ultima variazione di bilancio, è stato costituito un fondo ad hoc con le risorse della vendita delle quote delle Farmacie Comunali srl, che all’asta sono valse 18 milioni di euro.