Parco della Bergamella, degrado e incuria

L’associazione Sottocorno: "La gestione di verde e sicurezza devono avere connotati differenti" .

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"Il Parco della Bergamella? Così non può funzionare". A dirlo è l’associazione Sottocorno, da anni impegnata nei temi ambientali e della salute, che già un anno fa aveva denunciato il grave stato di abbandono in cui versa l’area verde al confine con Milano.

A connessione tra l’area verde che insiste sul capoluogo e quella che è sul territorio sestese oggi c’è la nuova stradina nella zona del laghetto degli orti.

"La situazione è anche peggiorata. Appena varcato il confine milanese inizia il degrado: strade in terra battuta, erbacce che riducono il percorso e in generale sulla ciclo-pedonale uno stato di abbandono. Cosa ci vorrà a finire la stradina e mettere dei parapetti in legno come quelli messi dal Comune di Milano?". La criticità maggiore riguarda lo spazio intorno a quella che dovrà diventare la “Terrazza Bottoni“, la futura porta d’ingresso al Parco della Media Valle del Lambro. "Da due anni non viene eseguito uno sfalcio d’erba e gli arbusti sono arrivati in alcuni punti a essere alti un metro e 80 centimetri, rendendo impossibile l’attraversamento pedonale che consentiva di andare da Cascina Gatti al quartiere Adriano". Serve una visione d’insieme e progettualità, conclude l’associazione Sottocorno.

"Il parco rurale non può essere gestito e considerato come un giardino presente in città. È ormai da anni parte integrante del Parco della Media Valle del Lambro. La gestione e la cura del verde e della sicurezza devono necessariamente assumere connotati differenti". Infine, la richiesta è la predisposizione di "un piano serio per la piantumazione di alberi autoctoni oltre a una gestione uniforme per la manutenzione dell’area interessata". La.La.