Sesto, regole sulle palestre: il Geas ginnastica non ci sta

Chi ha una struttura sua o una pubblica a uso esclusivo in fondo alla graduatoria per spazi aggiuntivi. "Come facciamo col vivaio?"

La ginnastica artistica chiede spazi

La ginnastica artistica chiede spazi

Sesto San Giovanni (Milano), 12 giugno 2019 - Un selfie con la felpa rossonera del Geas e lo slogan “Facciamo crescere tutte le società di Sesto”. Il confronto tra il sindaco Roberto Di Stefano e la sezione di ginnastica artistica è continuato, ieri, su Facebook. Il botta e risposta nasce dalla modifica del regolamento, con cui il Comune assegnerà alle associazioni le palestre per l’attività sportiva. Un regolamento che penalizza chi è già proprietario di una sede o ne gestisce una comunale già «in uso esclusivo». Questi club, infatti, potranno sì avere accesso alla graduatoria, ma finiranno in coda per lasciare spazio agli altri. Una situazione paradossale per il Geas Ginnastica Artistica. "Abbiamo oltre 400 iscritti. Dopo 20 anni nelle palestre di Città Metropolitana, più care di quelle comunali, abbiamo investito per realizzare una tensostruttura nel centro comunale Manin – ha spiegato la presidente Cinzia Crippa -. Ora questo investimento ci si ritorce contro, perché rischiamo di restare senza vivaio".

Una disciplina particolare, quella della ginnastica, che ha bisogno di attrezzature specifiche, ingombranti e molto pesanti. «Impensabile spostarle da un luogo all’altro. O di avere tutte le atlete al Manin per i corsi e gli allenamenti». Dopo la commissione consiliare della scorsa settimana e, soprattutto, dopo la mobilitazione attorno alla società rossonera, il sindaco ha rotto il silenzio con un post sui social a poche ore dall’approvazione del regolamento. «Voglio rassicurare alcuni genitori, che a causa di disinformazione e allarmismi esagerati mi hanno scritto in queste ore. Nessuna società verrà penalizzata. Tutti gli spazi richiesti per la scorsa stagione verranno riconfermati. Avremo anche nuovi ingressi di società che con il vecchio regolamento non avevano ancora potuto ottenere la concessione di una palestra comunale». È il caso della Sesto Ritmic Dreams. Decine di mail sono arrivate al sindaco in questi giorni da parte di genitori e istruttori. Solo a quel punto - e non prima della commissione - è stata convocata una riunione sulle proiezioni dei posti richiesti e disponibili. Dalla stima emerge che tutte le richieste delle società saranno accolte per quanto riguarda le ore della stagione appena conclusa. Ci sono però 5 club, tra cui il Geas Ginnastica Artistica, che hanno chiesto una aggiunta o che si sono fatte avanti per la prima volta: Sesto Ritmic Dream, Libertas Volley, Geas Volley e Rondinella Volley.

«Con i vecchi criteri, basati su numero di iscritti, titoli vinti, storia, avremmo dovuto dar spazio solo al Geas Ginnastica. Sull’aggiunta, invece, andranno in fondo alla graduatoria, ma esauriremo le richieste di altri quattro, vale a dire 700 sportivi totali. Penso che un buon padre di famiglia faccia così". Insomma, il Comune mette il tetto alla crescita, pena rivolgersi ad altre strutture. "Oppure ci si attrezza e si investe in una propria sede più grande o riqualificando una palestra", conclude il sindaco.