Paderno Dugnano, cambi di fornitore senza consenso. Eni: "Non pagherete"

I dirigenti presentano le soluzioni ai tanti cittadini gabbati e vanno a caccia dei responsabili

L'incontro tra cittadini ed Eni

L'incontro tra cittadini ed Eni

Paderno Dugnano (Milano), 26 settembre 2018 - Erano una sessantina i padernesi che hanno gremito l’aula consiliare lunedì sera, per incontrare i dirigenti di Eni e venire a capo della truffa subita: una voltura non richiesta, dal loro gestore di energia elettrica verso Eni. Un caso segnalato durante l’estate da tantissimi cittadini, dal quale l’azienda aveva immediatamente preso le distanze, comunicando che un’agenzia esterna aveva passato i dati in maniera illecita, probabilmente per ottenere provvigioni. Così Eni ha richiesto un incontro pubblico, moderato dall’amministrazione comunale, per fare chiarezza, analizzare i singoli casi e prendere nota dei riferimenti di ciascuno.

«Noi stessi ci siamo trovati in grossa difficoltà – spiega Francesco Santangelo, responsabile dei rapporti con le associazioni consumatori per Eni gas e luce - Questa situazione ha danneggiato voi ma anche noi e ci stiamo muovendo come parte lesa. Abbiamo previsto un numero verde dedicato a chi ha subìto questo disagio (800.195.380). E vogliamo rassicurarvi: per il periodo in cui siete rimasti con Eni, non dovrete pagare niente. Dai prossimi mesi, ritornerete con il precedente fornitore. Chi ha già provveduto a pagare la bolletta, riceverà lo storno della fattura».

Qualche perplessità tra i cittadini però rimane. «Come dobbiamo muoverci con i moduli da compilare? - incalza Tatiana Piccina, tra i cittadini truffati - Io posso anche cavarmela, ma un anziano come fa?». «Dovete aggiornare i vostri operatori di call center – rincara Marta Matterazzo - Ho chiamato sei volte e ho ricevuto sei risposte diverse. Se non fate formazione nella vostra azienda, il problema non deve ricadere su di noi».

Una questione segnalata da molti poi è la quota del canone Rai, che dal 2016 viene addebitata direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica. «In questo momento – continua Matterazzo - risultiamo morosi. Ci tocca pagare il canone e anche la sanzione». Ma sul canone, l’azienda sembra avere le mani legate. «La quota da noi viene versata in automatico a Rai – puntualizza Santangelo - Possiamo rimborsare quello che riguarda la nostra fornitura. Comunque ci impegneremo a verificare anche l’aspetto del canone».

Un caso particolare in questo senso è quello di Alexandru George. «Sulla mia bolletta non era addebitato il canone Rai – racconta - perché il truffatore ha flaggato il campo “non residente”. Sono risalito ai dati e alla bolletta attraverso le autorità. Il mio è stato un percorso dal mare verso il fiume. Ho verificato il falso indirizzo con Google Maps: in quella zona, sopra la tangenziale, non esiste alcun appartamento. Insomma, quello che potevo fare l’ho fatto».

Per quanto riguarda i truffatori, Eni si sta muovendo per vie legali. «Ho presentato denuncia ai carabinieri di Paderno - sottolinea Angelo Casati, dell’ufficio legale Eni gas e luce – Abbiamo subìto un danno di immagine e di costi, che ci stiamo accollando. I truffatori sono stati doppiamente furbi perché, inserendo i recapiti falsi, non ci hanno dato la possibilità di contattarvi. Secondo i carabinieri c’è stata una compravendita di dati, su cui si sta indagando». «Andremo per gradi – interviene Marco Lanari, rapporti istituzionali locali di Eni - Chi non ha mai contatto Eni lo faccia, vogliamo recuperare i dati di tutti. Chiediamo a tutte le persone coinvolte di chiamarci, di segnalare, così potremo intervenire al più presto».