Sesto, passerella di Fulvio Testi: da ponte ciclopedonale a discarica

Rifiuti e degrado sul passaggio che scavalca la strada

Preservativi, bottiglie, bicchieri e sacchi dell’immondizia: si trovano rifiuti di ogni genere sul ponte che collega Sesto e Cinisello

Preservativi, bottiglie, bicchieri e sacchi dell’immondizia: si trovano rifiuti di ogni genere sul ponte che collega Sesto e Cinisello

Sesto San Giovanni (Milano), 22 aprile 2018 - Nell'angolo più appartato delle scale che conducono in cima alla passerella, ieri mattina, si contavano fino a dieci preservativi usati. Tutto intorno, sia sulle scale che sulle passerelle, sono centinaia gli oggetti abbandonati: bottiglie vuote, bicchieri, sacchetti dell’immondizia e cartacce. Una vera discarica a cielo aperto che denota l’incuria totale nei confronti di un passaggio quotidianamente utilizzato da migliaia di persone, per lo più studenti. Il ponte ciclopedonale di viale Fulvio Testi, che collega via Milanese a via Gorki, tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, torna alla ribalta per le sue pessime condizioni. Già lo scorso anno era stato lanciato un allarme per la completa assenza di illuminazione, per altro mai risolto, ora i cittadini protestano per le condizioni di pulizia. Inoltre le scale di accesso alla struttura di notte diventano ricettacolo per disperati e un luogo dove è facile appartarsi per consumare rapporti sessuali.

La sporcizia accumulata da molto tempo si estende anche alla fermata dell’autobus che sorge lungo viale Fulvio Testi, proprio sotto il ponte. Evidentemente nessuno pulisce la zona da mesi. Purtroppo quel ponte, pure molto utilizzato dagli studenti che frequentano il vicino istituto Parco Nord, dai pendolari dei mezzi pubblici e da tanti sestesi diretti al parco, sembra essere considerato terra di nessuno. Collocato al confine tra due territori comunali e sul suolo di una strada provinciale, la sua manutenzione lascia a desiderare da sempre. "Mio figlio mi diceva da tempo che la situazione era peggiorata, ma non mi sono resa conto di quanto fosse grave fino a quando non l’ho attraversato qualche giorno fa", confessa una madre il cui figlio frequenta l’istituto Parco Nord.