Mense scolastiche a Sesto, un buco da 350mila euro

Non tornano i pagamenti relativi allo scorso anno

Continuano i problemi di morosità legati alla mensa

Continuano i problemi di morosità legati alla mensa

Sesto San Giovanni (Milano), 20 novembre 2018 - Ammonta a 350.134,80 euro il mancato pagamento delle rette della ristorazione scolastica e dei servizi d’integrazione oraria, relativi all’anno scorso. Una cifra alta, nonostante ormai da cinque anni sia stata introdotta la tariffa a consumo che aveva riassorbito parte della morosità rispetto all’epoca a forfait. Rispetto all’anno scolastico 2017/2018 le rette dovute dalle famiglie sestesi erano di 2.619.811 euro. Il totale incassato al 30 giugno, però, è stato di circa 2 milioni e 260mila euro. Una morosità che resta importante, nonostante gli annunci di un anno fa di lavorare proprio per contrastare al massimo l’evasione. Ad esempio, imponendo ai genitori di rimettersi in regola prima di iniziare un nuovo ciclo scolastico, pena la sospensione temporanea del servizio, come da anni avviene nella vicina Cologno. Nonostante l’attenzione al tema, gli uffici hanno iscritto a ruolo oltre 350mila euro. "Quello che abbiamo notato è che lo scorso anno non c’era stato il ricalcolo retroattivo per le famiglie che avevano presentato la dichiarazione Isee in ritardo - spiega l’assessore all’Educazione, Roberta Pizzocchera -. Significa che questi utenti hanno pagato la tariffa massima (vale a dire 5,02 euro a pasto, ndr) fino a quando non hannno depositato la documentazione, che ha consentito l’attivazione dei relativi sgravi". Quest’anno, invece, per i ritardatari le agevolazioni saranno retroattive: l’Isee va però presentato almeno entro gennaio. "Lasciare a tutti la tariffa massima non è utile a nessuno, perché il rischio è che le famiglie poi non paghino".

Gli scaglioni sono 7, oltre alla fascia sociale per gli Isee fino a 6.644 euro (che paga 77 centesimi a pasto consumato): si va da 2,54 a 5,02 euro. Per l’anno 2016/2017 le rette dovute erano state 2 milioni e 597mila euro, mentre l’incasso totale era stato di circa 2 milioni e 327mila euro con una riscossione coattiva di 262mila euro. Tuttavia, secondo Pizzocchera la morosità non sarebbe aumentata. "Il raffronto non è lineare, perché abbiamo chiuso i conti, andando a ruolo, a fine giugno, mentre l’anno precedente la procedura era stata avviata a settembre. Spesso in estate si recuperano le mensilità non pagate, ad esempio dalle famiglie che hanno due figli e che sfruttano i mesi di chiusura delle scuole per mettersi in pari con i versamenti". Per l’anno in corso, l’ipotesi potrebbe essere di riportare la revisione a fine settembre, senza anticiparla a giugno. Intanto, nei giorni scorsi si è tenuta anche la riunione con il comitato genitori della mensa. Da settimane, si riscontravano diversi problemi legati a diete speciali, errata o mancata etichettatura, carenza nella preparazione. "Dopo anni di incertezza e ricorsi, oggi abbiamo l’operatore definitivo che è Dussmann. I passaggi da una ditta all’altra non sono mai facili e vanno metabolizzati per tutti - replica Pizzocchera -. Sto effettuando diversi sopralluoghi con il sindaco, mangiamo in refettorio gli stessi pasti dei bambini e abbiamo visto che qualità e sapore sono positivi".