Maratona di speranza all’ospedale di Sesto

Una 76 enne deceduta venerdì sera ha donato cute e cornee. È stato il primo prelievo "multitessuto" effettuato all’Asst Nord Milano

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Per l’ospedale Città di Sesto era una prima assoluta, ma tutto è iniziato, come ogni volta, da un atto di generosità. Alle 20.20 di venerdì, nel nosocomio sestese una donna di 76 anni è morta per un’embolia polmonare massiva. E i suoi figli, in un momento di dolore assoluto, sono riusciti a pensare a cosa avrebbe voluto la loro mamma, a confermare la sua volontà di donare gli organi, in modo che dalla sua morte potesse rinascere la speranza di qualcun altro. Così è cominciata una maratona inedita per il personale che si occupa dei prelievi di organo, la fase uno indispensabile per ogni trapianto, nella struttura di via Matteotti.

L’équipe della terapia intensiva dell’ospedale di Sesto ha chiamato subito il dottor Roberto Costagliola, che coordina il prelievo per tutta l’Asst Nord Milano, e con i tempi strettissimi imposti dalla situazione – e l’aiuto dei colleghi del Niguarda e del San Gerardo di Monza – è stato organizzato il primo prelievo "multitessuto", cioè di almeno due tessuti contemporaneamente, che sia mai stato effettuato in tutta l’Azienda socio-sanitaria territoriale, che oltre al Città di Sesto include il Bassini di Cinisello, la rete dei poliambulatori di Milano e del Nord Milano e i servizi ex Asl dei distretti 6 e 7. In questo modo, la 76 enne ha potuto donare la cute e le cornee. La pelle e gli occhi, per regalare una seconda possibilità ad altre persone sconosciute.

Tutto in una notte, o poco più. Alle 5 di ieri mattina i professionisti del Niguarda insieme a un’équipe di infermieri dell’ospedale di Sesto ha concluso il prelievo della cute. Poche ore dopo, un team proveniente dalla Banca degli occhi di Monza - che esiste ormai da 24 anni al San Gerardo, e si occupa di valutare e distribuire ai centri trapianto tessuti corneali ma anche di preparare tessuti per gli interventi e colliri da siero autologo – ha prelevato le cornee della donatrice.

"Grazie all’importante gesto di generosità di una donna a e un grande lavoro di squadra coordinato con attenzione e tempestività si potrà migliorare la qualità della vita di altre persone", osservano dall’Asst Nord Milano, rivolgendo "un pensiero alla donatrice e un sincero grazie alla sua famiglia".

Gi. Bo.