Sesto, il sindaco Di Stefano: "No alla cittadinanza ma ora invito la Segre"

Il primo cittadino prova a ricucire dopo il rifiuto dell'onorificenza

La senatrice Liliana Segre

La senatrice Liliana Segre

Sesto (Milano), 24 novembre 2019 - Nessun passo indietro sulla cittadinanza onoraria negata a Liliana Segre, «specchietto per le allodole che era giusto bocciare». Roberto Di Stefano, però, annuncia che inviterà la senatrice a Sesto. «C’è rispetto per la sua figura, che appunto non vogliamo svilire con polemiche e strumentalizzazioni. La inviterò il 27 gennaio alle iniziative per la Giornata della Memoria, che organizziamo a Sesto per ricordare tutti coloro morti nei campi di sterminio», ha detto il sindaco davanti alle telecamere di La7. Ancora ieri il primo cittadino ha «espresso solidarietà e vicinanza» a Liliana Segre, invitando «tutti i consiglieri comunali alla manifestazione del 10 dicembre a Milano decisa da Anci».

Mentre il l sindaco dà un colpo al cerchio e uno alla botte, in città compare l’ennesima scritta allarmante. «Negozio ebreo» si legge in stampatello in via Davide Campari, con la vernice nera sulla colonna accanto a un esercizio commerciale. Uno sfregio in una città che ha avuto 573 deportati, di cui 233 non più tornati a casa, soprattutto operai delle fabbriche cittadine che hanno scioperato nel 1943 o portato avanti l’attività partigiana. «Questo Paese non ha mai fatto realmente i conti con il proprio passato», ha ricordato Moni Ovadia, abituale frequentatore di Sesto, nello studio televisivo proprio accanto a Di Stefano, al quale ha obiettato che «un gesto come la cittadinanza onoraria non onora tanto la persona che la riceve, ma onora la città che la elargisce». L’Aned lancia intanto una raccolta di idee da realizzare in città. «Siamo subissati da vostre richieste, idee, attività. Molti sentono il bisogno di prendere la distanza da una decisione come quella. Intanto vogliamo ringraziarvi, perché fate bene al cuore e all’anima». L

’associazione, guidata da Giuseppe Valota, sta preparando un’iniziativa pubblica che da dedicare a Liliana Segre, «alla classe e compostezza con le quali sta reagendo a tutto quello che sta accadendo intorno alla sua persona in tutto il Paese». In tanti hanno chiesto di chiamare proprio la senatrice a Sesto per una manifestazione. Non l’associazione sestese. «Non abbiamo chiesto a Liliana di venire a Sesto. È provata giustamente e nostro compito, come Aned, è anche di prenderci cura e proteggere i nostri deportati – sottolineano -. Presto vi inviteremo, con Ventimila Leghe, a un’iniziativa pubblica in cui proveremo a realizzare molte delle vostre proposte» . Chi vuole contribuire a questo speciale brainstorming può scrivere a info@ventimilaleghe.net. Quella in programma sarà anche una serata di lancio del viaggio Mauthausen 2020. «Bisogna essere tanti, tantissimi a rappresentare la nostra città per il 75esimo anniversario dalla Liberazione». Da anni Aned e Ventimila Leghe portano gli studenti delle scuole di Sesto a visitare i lager nazisti. Lo scorso anno, per ovviare al mancato contributo del Comune, era stata avviata anche una sottoscrizione: la città aveva risposto e adottato il viaggio degli alunni che non sono stati così costretti a rinunciare.