Legionella a Bresso, sale a 27 il numero dei contagiati / FOTO

Il punto del sindaco Simone Cairo. Ipotesi "sorgente" nei luoghi di aggregazione, chiusa in via cautelativa una fontana

Legionella

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Bresso (Milano), 26 luglio - Salgono a 27 le persone per cui è stato accertato il contagio da legionella a Bresso, comune alle porte di Milano. Lo conferma l'Ats, aggiornando il bilancio di 26 contagi comunicato questa mattina. Il nuovo caso è in cura all'ospedale di Niguarda, a Milano. È inoltre in fase di accertamento un possibile 28esimo paziente. Si tratta di un cittadino di Bresso che si trova in vacanza a Catanzaro, e si sarebbe sentito male accusando sintomi che potrebbero ricondurre alla legionella.

COME PREVENIRE LA LEGIONELLA

Intanto l'amministrazione comunale di Bresso precisa che "i casi hanno una distribuzione geografica prevalente, ma non esclusiva". "L'ultimo dato ci dice che 26 persone che vivono a Bresso negli ultimi 12-13 giorni hanno contratto il batterio della legionella, di cui tre purtroppo hanno perso la vita. La maggior parte dei ricoverati sono stati dimessi",  ha spiegato il sindaco Simone Cairo. Il primo cittadino sindaco ha ribadito che la situazione è "sotto controllo". Per la prevenzione è stata ordinata la sanificazione con il cloro degli impianti idrici degli immobili in cui sono stati accertati casi di infezione. Inoltre anche un pozzo, in via Lurani, è stato disinfettato grazie alla collaborazione con il gruppo Cap.

La "sorgente" del batterio della legionella che ha contagiato 26 persone a Bresso, nel Milanese, potrebbe trovarsi in "punti o luoghi di aggregazione", come centri commerciali, banche o uffici postali, solo per fare alcuni esempi. È questa una delle ipotesi prese in considerazione dagli inquirenti milanesi che ieri hanno aperto un'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, al momento senza ipotesi di reato né indagati. L'ipotesi, da quanto è stato chiarito, si basa sul fatto che le persone contagiate non abitano tutte esattamente nella stessa zona della cittadina e quindi la "sorgente" del contagio potrebbe trovarsi in luoghi molto frequentati, come centri commerciali, banche o uffici postali, luoghi dove, tra l'altro, vengono molto utilizzati i condizionatori. Proprio nei condizionatori può annidarsi, infatti, la legionella.

Sono 98 i campionamenti già effettuati dall'Ats di Milano nel Comune di Bresso - e diventeranno circa 150 in giornata - per individuare la presenza del batterio legionella. Lo ha spiegato il direttore del dipartimento di prevenzione Giorgio Ciconali, durante una conferenza stampa nella sede del Comune. Quasi tutte le case dei contagiati sono state campionate e in una - della quale con altre 2 si hanno già i primi risultati, "è stato stato ritrovato il batterio in quantità significativa" ha confermato Ciconali. Un altro campione positivo, ha ribadito Ciconali, è stato riscontrato da un primo esame "pcr", che indica solo se il batterio è presente o meno, in una fontana pubblica, detta "del mappamondo" che si trova nella zona centrale della cittadina alle porte di Milano. "Il risultato è sicuro, il dubbio è sulla concentrazione del batterio. Se la fontana è un pericolo per la salute pubblica lo potremo sapere solo nei prossimi giorni", ha precisato Ciconali. Il sindaco di Bresso ha quindi confermato che la fontana in questione è stata chiusa fin dai primi giorni dell'emergenza "in via cautelativa".