Bresso, "L’acqua oltre i 65 gradi per sconfiggere la legionella"

L'invito del sindaco a chi gestisce i condomini. I prelievi dell’Asl nelle case: su 28 test 4 sono positivi di Giuseppe Nava

Analisi in laboratorio

Analisi in laboratorio

Bresso, 14 novembre 2014 - Non abbassare la guardia contro la legionella, ma alzare oltre i 65 gradi la temperatura dell’acqua calda, «cercando» soprattutto «di non scottarvi». Questo è l’invito che il sindaco di Bresso, Ugo Vecchiarelli, ha diffuso a tutti gli amministratori dei condomini della città del Parco Nord. Ieri pomeriggio, con queste novità sulla gradazione dell’acqua, è stato aggiornato il «Decalogo delle norme di comportamento» dello scorso 21 ottobre che si deve tenere, per esempio, quando ci si fa la doccia. Il tutto, dopo i risultati dei prelievi forniti dall’Asl nelle ultime ore.

I numeri sono più precisi, 28 campionamenti sul territorio municipale e nelle abitazioni private: 24 negativi e solo 4 positivi. Ma, oltre a questi, sono in corso altri tamponi. Infatti, gli amministratori dei condomini, dove si sono verificati i 6 casi di legionellosi, hanno disposto di loro iniziativa un’ottantina di test dell’acqua negli stabili e nei palazzi che gestiscono: «Benché nelle ultime tre settimane non ci siano stati nuovi casi segnalati - scrive Vecchiarelli in un nuovo comunicato - preferiamo essere prudenti e preventivamente, in accordo con Asl, abbiamo invitato gli amministratori ad elevare la temperatura di distribuzione dell’acqua calda oltre i 65°, facendola scorrere per mezz’ora al fine di eliminare il batterio. Vi invitiamo a fare attenzione a non scottarvi».

Quindi, «alte temperature» per sconfiggere il batterio della legionella, che «si trasmette - come dicono i medici esperti del settore - esclusivamente per inalazione di particelle di vapore acqueo in una temperatura compresa tra i 25 e i 55 gradi». Per il resto, nell’aggiornamento viene consigliato di evitare le fonti di emissione di acqua vaporizzata, con la segnalazione di provvedere alla manutenzione e alla sostituzione dei filtri dei rubinetti. Invece, le persone che soffrono di patologie croniche - come diabete, malattie polmonari e cardiopatie in grado di indebolire il loro sistema immunitario -, se hanno difficoltà respiratorie e febbre, devono rivolgersi al medico curante. Infine, non ci sono rischi per l’uso dell’acqua alimentare e non ci sono restrizioni per i luoghi di lavoro e di studio. Quindi, scuole, uffici, esercizi commerciali e fabbriche aperti. Per scaricare l’aggiornamento: www.bresso.net.