La Bergamella è ancora a secco

I problemi al sistema idrico causano cattivi odori di acqua stagnante e mettono a rischio laghetti e canali.

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di Laura Lana

Non c’è pace per le vie dell’acqua della Bergamella, che ieri sono arrivate a sei giorni di siccità. Stavolta a soffrire è stato il secondo lotto: l’acqua è tornata a scorrere solo ieri pomeriggio, ma ora residenti e ambientalisti si chiedono fino a quando durerà. Solo due settimane fa l’aridità aveva infatti colpito anche il lago principale, che si affaccia sul borgo.

"Questa pompa funziona un giorno sì e sei no. È così da anni e non si capisce perché", lamentano gli abitanti del quartiere.

Non è solo un problema di odori – i laghi si trasformano in paludi ghiaiose – ma anche di mantenimento e messa in sicurezza di un ecosistema intero, come ripete da tempo Elio Sbardella.

"La situazione era vicina al collasso: a rischio c’è una biodiversità ambientale di immenso valore che si è creata". Aironi, germani, anfibi vari, fagiani, gabbiani, due cormorani che si sono fermati qualche giorno, una casarca che ci ha passato un’estate, alcune coppie di gheppi.

"Senza contare le varie colonie di uccellini: cardellini, rondini, passeracei, peruchetti. Ci sono poi le specie botaniche, molte anche di natura protetta – sottolinea la guardia ecologica volontaria –. L’area sta diventando molto interessante: anche l’Università Bicocca è spesso sulla zona con prelievi e un piano di studi sulla biodiversità. È importante e va preservata".

Dopo la scorsa chiusura di una settimana, per cambiare le paratie, per sei giorni il sistema idrico ha avuto ancora uno stop. Ci sono invece canali in cui l’acqua non è mai arrivata da due anni. Tra le criticità segnalate dai residenti, c’è proprio la scarsa manutenzione ai canali, gli intoppi sull’impianto di riciclo a causa dei sassi, le griglie di protezione, oltre all’ormai famoso funzionamento della pompa.

C’è anche chi, come Maurizio Lambri, parla di una sorta di un progetto d’origine diverso dalla resa attuale. "Quel piano, realizzato con Italia Nostra e il Parco della Media Valle del Lambro prevedeva poco ricambio di acqua perché zona umida non adatta alla presenza di specie aliene, come pesci rossi di origine asiatica e tartarughe carnivore di origine americana".

Insomma, la portata dell’acqua prevista era di molto inferiore a quella che necessita ora il sistema dei laghi della Bergamella a causa di una biodiversità indotta, spesso portata dai cittadini.