Incentivi extralarge, Core salda il debito e versa gli otto milioni

Il gestore dell’inceneritore restituisce la quota all’Autorità per l’energia

Dopo cinque anni, è stato estinto il pagamento da parte di Core S.p.a di una quota degli incentivi Cip6. Nel dicembre del 2011, l’Autorità per l’energia elettrica aveva infatti richiesto al consorzio la restituzione di una quota di incentivi, che erano stati percepiti tra il 2002 e il 2010. Dai calcoli dell’autorità risultò che erano stati erogate somme in misura maggiore al dovuto e, nonostante i ricorsi, il Consiglio di Stato nel 2014 aveva respinto la richiesta di sospensiva. Una tegola da 8 milioni di euro che, di concerto con la Cassa per i servizi energetici e ambientali, era stata rateizzata in 6 anni. "Ricordiamo che gli incentivi avevano consentito all’azienda di smaltire i rifiuti prodotti dai Comuni soci (Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Segrate, Pioltello e Cormano) a prezzi vantaggiosi rispetto a quelli praticati sul mercato – commenta la società, che gestisce il termovalorizzatore di via Manin -. Dal 2012, l’applicazione della spending review, un’oculata gestione aziendale e una politica tesa a contenere i costi e ad aumentare i ricavi hanno consentito di saldare il debito nei tempi stabiliti e senza alcun aggravio sulle tariffe erogate ai cittadini per il servizio".

Insieme all’accordo con Cap Holding per la realizzazione della biopiattaforma, che nascerà sull’attuale impianto, nel piano del Gruppo Cap c’è anche, di fatto, l’assorbimento di Core.

La.La.