I Gojira a Sesto, un altro metal è possibile

La band francese, una delle più innovative degli ultimi 25 anni, domenica sarà di scena al Carroponte con le canzoni di “Fortitude’’

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di Massimiliano Mingoia

Un altro mondo è possibile, un altro metal anche. I francesi Gojira predicano questo messaggio politico e musicale da oltre 25 anni e dopo l’ultimo album “Fortitude’’, pubblicato nel febbraio del 2021, hanno iniziato un tour che domenica li vedrà sbarcare da assoluti protagonisti al Carroponte di Sesto San Giovanni, una location assai più capiente del milanese Alcatraz, in cui il concerto dei nuovi giganti del metal era stato inizialmente fissato lo scorso 6 febbraio ma poi è slittato a causa dell’emergenza Covid.

Primo: un altro mondo è possibile. Joe Duplantier, cantante, chitarrista solista e “ideologo’’ della band transalpina, lo scrive nei suoi testi fin dal primo album, quel “Terra Incognita’’ del 2001 che aveva fatto conoscere i Gojira al pubblico metal ed aveva suscitato curiosità per i messaggi ultra-ambientalisti di tante canzoni. Il “fil rouge’’ ecologista ha caratterizzato anche i successivi sei album del quartetto che, oltre al frontman, può contare sul batterista Mario Duplantier (fratello minore di Joe), sull’altro chitarrista Christian Andreu e sul bassista Jean-Michel Labadie. Nell’ultimo disco “Fortitude’’ i Gojira piazzano una canzone-manifesto, “Another World“, un altro mondo, appunto, con un video che mostra come immagine finale la parigina Torre Eiffel in stato di abbandono e sovrastata da una foresta. Immagine suggestiva e catastrofica al tempo stesso. Un modo per far riflettere sui problemi dell’ambiente. Come il testo di “Amazonia’’, un altro pezzo di “Fortitude’’, che denuncia i roghi che stanno radendo al suolo “il grande miracolo’’, l’Amazzonia, la foresta pluviale più grande al mondo.

Secondo: un altro metal è possibile. I Gojira sono tra le poche band metal degli ultimi vent’anni che ha proposto un sound innovativo. Sono partiti da un death metal duro e puro per evolvere il loro stile con elementi progressive, uno stile molto tecnico e un cantato sempre più accessibile al grande pubblico. Un’evoluzione che ha fatto storcere il naso a qualche fan della prima ora, ma ha aperto la band a sonorità più globali e a una marea di nuovi fan. Il “sound Gojira’’, alla fine, ha riscosso consensi anche tra gli storici giganti del rock e del metal come James Hetfield dei Metallica, Slash dei Guns N’ Roses e Mark Tremonti degli Alter Bridge. Dal vivo, poi, la band francese entra in una dimensione che ne esalta l’energia. Nella setlist del concerto di domenica al Carroponte ci saranno tutti gli “inni’’ del gruppo, da “Flying Whales’’ e “Backbone’’ a “Toxic Garbage Island“, “L’Enfant Sauvage’’ e “Silvera’’. In più lo show offrirà un maxi-schermo con immagini sorprendenti.

Il concerto dei Gojira, in scena alle 21, sarà preceduto dai set degli Employed To Serve (ore 19) e dei giovanissimi e bravissimi neozelandesi Alien Weaponry (ore 19.45). I nuovi giganti del metal sono in arrivo a Sesto. Vietato perderseli.