Sesto, Fabio Perversi: "I miei nuovi Matia Bazar"

Dal 1998 nel complesso che fu di Cassano, Golzi e Antonella Ruggiero adesso ne è il leader con un gruppo rinnovato

Fabio Perversi sugli spalti del Breda

Fabio Perversi sugli spalti del Breda

Sesto San Giovanni (Milano), 4 novembre 2018 - Dal 1998 faceva già parte dei “vecchi” Matia Bazar. Adesso, invece, ne è diventato il leader dopo aver ricevuto il testimone da Piero Cassano, uno dei fondatori del complesso nato nel 1975 a Genova. La responsabilità di guidare una band che ha segnato la storia della musica leggera italiana, dunque, spetta adesso a Fabio Perversi, classe 1970, nato a Milano e ora residente a Sesto San Giovanni dopo aver abitato per anni a Monza. E a Sesto è legato pure dalla militanza calcistica del figlio Emanuele, giocatore della compagine esordienti della Pro Sesto.

Arrangiatore, produttore artistico, compositore e polistrumentista, Perversi è a capo di un gruppo rinnovato che, a differenza delle precedenti formazioni dei Matia Bazar, non comprende una sola figura femminile, ma tre: Luna Dragonieri è la voce solista, Fiamma Cardani suona la batteria e Paola Zadra il basso. Il complesso è completato dal chitarrista Paolo Marras e dallo stesso Perversi. Che, già in famiglia, respirava una certa atmosfera. Papà Renato faceva parte dell’orchestra della Scala e insegnava al Conservatorio di Alessandria.

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Era perciò quasi inevitabile che il giovane Fabio, diplomato in violino al Conservatorio, scegliesse la carriera musicale dopo una breve apparizione nel calcio professionistico con Alessandria e Pavia. "Ho fatto – spiega – tutta la trafila nel settore giovanile dell’Alessandria. La sera, però, suonavo nei locali e tornavo tardi. La mattina si giocava, ma io ero stanco. I miei coetanei correvano il doppio".

Perversi, rilevando il marchio e il repertorio dei Matia Bazar, ha mantenuto fede a una promessa fatta ai fondatori Piero Cassano e Giancarlo Golzi, il batterista morto improvvisamente per un infarto il 12 agosto 2015. "L’impegno – spiega – è quello di mantenere la tradizione dei Matia Bazar. Prima, erano Piero e Giancarlo ad avere le maggiori responsabilità. Ora, invece, tutto è sulle mie spalle. Utilizzo i suggerimenti che loro mi hanno trasmesso. Con Piero ci sentiamo, fa un po’ da tutor".

Perversi ha cercato di coinvolgere nel nuovo corso anche due colonne del gruppo originario, la cantante Antonella Ruggiero e il chitarrista Carlo Marrale. Entrambi, impegnati in altri progetti, hanno declinato l’invito. Ai provini per entrare a far parte dei “nuovi” Matia Bazar ha comunque preso parte una quarantina di candidati. A conferma di come il “marchio” resti comunque una garanzia, come ribadito dalla tournée che la band ha affrontato prima dell’estate in Russia, Ucraina e Finlandia, con un repertorio che comprende oltre 100 brani. Tra i più applauditi, inevitabilmente, successi inossidabili come “Solo tu”, “Vacanze romane”, “Ti sento”, “Stasera che sera”, “Per un’ora d’amore”. "Il nostro pubblico – aggiunge – solitamente ha un’età compresa tra i 25 e i 60 anni. E va in visibilio quando suoniamo i nostri classici".