Ex Alstom, incentivi per il rilancio dell'area

La Regione investe per favorire l’insediamento di imprese in viale Edison 50

L'ex Alstom

L'ex Alstom

Sesto San Giovanni (Milano), 13 ottobre 2018 - Un investimento da 125mila euro per favorire l’insediamento di imprese in viale Edison 50, cioè parte dell’area occupata dall’ex Alstom. L’amministrazione ha approvato lo schema di accordo e il relativo programma di attuazione per l’attrazione di risorse e la valorizzazione del sito. Il programma si inserisce nell’iniziativa regionale del bando “AttrACT Accordi per l’attrattività”, inerente ad aree edificabili con superfici pari ad almeno 10mila metri quadri o edifici di almeno mille. La candidatura di Sesto era stata una delle 56 selezionate dal Pirellone. Regione metterà 100mila euro per lo sviluppo e la riqualificazione delle dotazioni infrastrutturali, mentre i restanti saranno coperti dal Comune e prevederanno per lo più azioni di marketing e di sburocratizzazione delle procedure.

«L’impresa che decide di insediarsi su quell’area avrà una serie di benefici, ad esempio iter più veloci e una tassazione agevolata - spiega l’assessore alle Politiche produttive e al Marketing territoriale, Maurizio Torresani -. Con i fondi regionali potremo finalmente eseguire un intervento urbanistico necessario e migliorare la viabilità». Si tratta di modifiche contenute anche nella due diligence redatta dalla proprietà del sito ex Alstom e presentate anche al tavolo convocato dal ministero dello Sviluppo economico durante la dismissione di General Electric. Al capannone oggi si accede direttamente da viale Edison mediante il nodo stradale regolato dal semaforo all’incrocio con via Oberdan. «L’attuale configurazione risulta inadeguata a regolamentare in sicurezza l’ingresso all’area e necessita di interventi per sostenere i volumi di traffico indotti dai nuovi insediamenti e garantire adeguati standard di sicurezza», si legge nel documento che sarà siglato da Comune e Regione.

Inoltre tra le azioni previste da “AttrACT” c’è anche l’installazione di almeno 3 oasi tecnologiche, tra totem ricaricatore di dispositivi Usb, ricariche per bici elettriche, amplificazione di segnale 3G, access point wifi, che serviranno anche l’Università degli Studi di Milano di piazza Indro Montanelli. Il Comune dovrà garantire interventi di semplificazione, di incentivazione economica e fiscale alle nuove imprese. Ad esempio, il piano attuativo presentato dalla nuova azienda dovrà essere adottato dalla giunta entro 90 giorni ed entro 60 giorni gli uffici dovranno rilasciare il permesso a costruire. «Regione assicura inoltre una vetrina multimediale per aumentare le possibilità di valorizzazione dei nostri siti e di reindustrializzazione, come in questo caso - sottolinea Torresani -. Con il centro di ricerca dell’Università Bicocca abbiamo anche siglato un accordo per la mappatura delle potenzialità e lo sviluppo di strategie di sviluppo territoriale legate proprio all’area Marelli. Si tratta di una porta di accesso da Milano, limitrofa alla metropolitana e a pochi passi dall’Hangar Bicocca, senza contare il piano di riconversione che insiste su tutta l’area ex Marelli, ancora in mano alla curatela fallimentare».