Esplosione palazzina a Sesto: "Le pareti di casa non c’erano più" / FOTO E VIDEO

L’anziano ustionato racconta il dramma vissuto all’alba di domenica

Esplosione palazzina di via Villoresi a Sesto San Giovanni

Esplosione palazzina di via Villoresi a Sesto San Giovanni

Milano, 15 gennaio 2018 - «Mi sono alzato dal letto tra le macerie e ho visto che le pareti di casa non c’erano più. Sono rimasto fermo perché sapevo che qualcuno sarebbe arrivato a salvarmi. Dopo pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco». Lucido ma estremamente turbato il racconto di Roberto, l’uomo di 73 anni che ha subito la sorte peggiore nello scoppio che domenica mattina ha sventrato l’ultimo piano della palazzina al civico 46 di via Villoresi, a Sesto San Giovanni. La fuga di gas sarebbe partita dal suo appartamento, al quinto piano, dove alla 5 del mattino si è verificato il terrificante scoppio che ha demolito le pareti dell’intero piano e scaraventato macerie e mobilie a distanza anche di 100 metri, provocando danni e paura in tutto il quartiere Vittoria, a ridosso del viale Marelli. L’uomo è ricoverato nel reparto grandi ustionati del Niguarda con bruciature di secondo grado e probabilmente dovrà subire un intervento chirurgico. Il pensionato vive solo in quell’edificio, da quando 4 anni fa ha perso la moglie.

ESOKOSIONE_28164403_083457In ospedale, gli hanno fatto visita il sindaco Roberto Di Stefano, il vice Gianpaolo Caponi e l’assessore Angela Tittaferrante, constatando che le sue condizioni sono buone, nonostante fosse molto provato. Nello scoppio si è ustionato le braccia ed ha subito traumi da schiacciamento a causa dei calcinacci e dei suppellettili che gli sono arrivati adosso. Incredibilmente, hanno riportato soltanto traumi lievi anche i vicini di casa. La famiglia albanese composta da 6 persone: marito di 35 anni, e moglie di 33 anni, i loro genitori di 68 e 62 anni. Infine un bambino che compirà il suo primo anno di vita a marzo, la sorellina di 4 anni si trovava da parenti. Il bimbo ha subìto uno schiacciamento ma le sue condizioni sono buone. «Ha gli occhi spaventatissimi», racconta chi lo ha visto. La coppia che si trovava nel letto confinante con l’appartamento nel quale è avvenuto lo scoppio si è vista precipitare addosso una parete.

Un incubo. Alle 5 in punto si è udita l’esplosione che ha svegliato di soprassalto tutti, scuotendo il palazzo dalle fondamenta. Diversi condomini sono piombati nel buio, gli antifurto sono scattati. «Ci siamo mossi a tentoni e siamo usciti di casa – raccontano alcuni condomini – Sembrava di essere in guerra. Non sapevamo cosa pensare». Vetri infranti anche alle finestre distanti più di cento metri. Le macerie sono state scagliate con tale forza da provocare il crollo di due balconi di una palazzina antistante. «Siamo rimasti in casa fino all’arrivo dei vigili del fuoco perché temevamo che a provocare l’esplosione fossero stati dei ladri. Eravamo al buio e non sapevamo come muoverci» racconta Raffaella Cautillo, 54 anni, che era in casa insieme al figlio di 16 anni. Fortunatamente la madre di 85 anni era in ospedale per controlli. «Sarebbe morta di paura», ha confessato.