Sesto San Giovanni (Milano), 24 aprile 2019 - È stato sottoposto a fermo Corrado Badagliacca, 21 anni di Sesto San Giovanni (Milano), bloccato dai carabinieri mentre vagava per strada a Cinisello Balsamo. Alla vista dei militari, ha provato a fuggire ma, nonostante i suoi tentativi di resistenza, è stato bloccato e portato in Caserma. Potrebbe essere stato lui a uccidere la madre Lucia Benedetto, casalinga di 49 anni ritrovata morta ieri pomeriggio nel suo appartamento a Sesto San Giovanni, centro alle porte di Milano. Ma non è escluso che sia scappato, in stato allo choc, terrorizzato dalla scoperta del cadavere della donna. Saranno le indagini della Procura di Monza a chiarire il suo ruolo.
Le ricerche dei carabinieri sono durante meno di 24 ore. Del 21enne non si avevano tracce da quando suo padre, rientrato dal lavoro nel tardo pomeriggio di ieri, ha ritrovato il cadavere della moglie. Si è reso irreperibile da ieri pomeriggio e trovarlo non è stato facile: Corrado aveva lasciato a casa tutti i propri oggetti personali compreso lo smartphone, strumento che avrebbe consentito agli investigatori di individuare la sua posizione attraverso i sistemi di geolocalizzazione. Quando è stato bloccato il giovane, affetto da un disturbo della personalità e ritenuto un consumatore di marijuana, è ancora in forte stato confusionale. Ed è rimasto con la bocca cucita davanti agli inquirenti che non sono così ancora riusciti ad ascoltare la sua versione. Sarà interrogato molto probabilmente domani dal pm di Monza titolare delle indagini per omicidio volontario.
Il cadavere della 49enne presentava una profonda ferita all'altezza del collo compatibile con un levatorsoli ritrovato nel bagno dell'appartamento. La salma è stata trasferita già ieri all'Istituto di Medicina Legale dell'Università degli Studi di Milano in vista dell'autopsia che dovrebbe essere eseguita venerdì. Il marito, interrogato a lungo dagli inquirenti, è risultato estraneo: ieri è rimasto tutta la giornata sul posto di lavoro, come confermato dai suoi colleghi. Le immagini delle telecamere di sicurezza della zona sono al vaglio degli inquirenti che puntano ricostruire gli spostamenti del 21enne e a identificare altre persone entrate nella palazzina di via Sicilia in orari compatibili con il delitto.