Cusano Milanino, l'asilo super moderno? Chiude

Dopo soli sette anni nessun futuro per il don Giussani di via Colombo

Il nido green di via Colombo

Il nido green di via Colombo

Cusano Milanino (Milano), 2 giugno 2019 - E' stato inaugurato nel 2012 con l’obiettivo di diventare il nido più moderno ed ecosostenibile del Milanese. A fine luglio, dopo soli sette anni di attività, chiude l’asilo don Giussani di via Colombo. La motivazione? La sua struttura in legno è troppo calda in estate e troppo fredda in inverno. Inoltre ha delle finestre ritenute pericolose per i bambini. Praticamente è termicamente inadeguata a ospitare bambini così piccoli. La decisione è stata annunciata poche settimane fa dalla vecchia amministrazione comunale, sollevando non poche polemiche in campagna elettorale.

Sono tanti i motivi di malcontento: a cominciare dal fatto che si chiude una struttura recentissima per spostare i bambini nel vecchio asilo nido di via Prealpi, chiuso pochi anni fa e ora soggetto a un piano di ristrutturazione piuttosto pesante. Ai genitori lo spostamento di circa 800 metri non è piaciuto, perché quando avevano iscritto i loro figli la notizia di una possibile serrata non era trapelata e ognuno aveva scelto il nido in base alla propria zona di residenza (a Cusano c’è anche il nido Ghezzi di via Tagliabue).

Non bastasse, il prossimo anno i bambini non troveranno più le stesse educatrici, perché la chiusura del servizio, prevista a fine luglio, coinciderà con la fine dell’appalto con la cooperativa che fino ad oggi lo ha gestito. Tuttavia, dal punto di vista politico e amministrativo, a destare più rabbia è il fatto che si siano spesi così tanti soldi per realizzare un edificio innovativo ed ecosostenibile che oggi risulta inadeguato. La struttura era stata realizzata nell’ambito di un piano di sviluppo urbanistico che prevedeva la costruzione di due palazzine e la cessione del nido al Comune. Si era puntato al massimo dell’innovazione, con un edificio dotato di pareti in legno e di un tetto in erba, proprio per favorire un sistema di scambio climatico naturale. Era stato issato in una settimana, poi ci vollero due anni per completarlo e per appaltare il servizio, tanto che partì solamente nel 2012.

Già nell'estate 2015 si levarono forti le proteste per la temperatura eccessiva. Impossibile pensare di climatizzare la struttura, perché i bambini non sopporterebbero i condizionatori. Di qui la decisione di chiuderlo. «Ritengo che questa scelta sia stata affrettata e inspiegabile – spiega il nuovo sindaco Valeria Lesma – Si è chiusa una struttura recente, dove forse era possibile utilizzare alcuni accorgimenti per risolvere i problemi climatici, per spostare i bambini in una struttura che era stata chiusa cinque anni fa. Al futuro del don Giussani dovremo pensare noi, così come dovremo fare per molte altre strutture comunali, lasciate in sospeso dalla vecchia amministrazione in attesa delle elezioni». Per le famiglie che frequentano il nido Don Giussani si preannuncia un’altra estate torrida, da tutti i punti di vista.