Insieme nella vita e nella morte: neppure il coronavirus spezza la loro unione

Giorgio e Valentina erano sposati da 55 anni. Il ricovero a Cinisello nella stessa stanza. Se ne sono andati a poche ore di distanza

Giorgio Tolomeo, 82 anni, e Valentina Cirocco, 76 anni

Giorgio Tolomeo, 82 anni, e Valentina Cirocco, 76 anni

Sesto San Giovanni (Milano), 25 marzo 2020 - Oltre mezzo secolo insieme, fino alla malattia e alla scomparsa. Se ne sono andati a poche ore di distanza l’uno dall’altra Giorgio Tolomeo, 82 anni, e Valentina Cirocco, 76 anni appena compiuti, coppia di Sesto San Giovanni colpita dal coronavirus. "Sono stati insieme 55 anni. Noi li chiamavamo la coppia del Mulino Bianco: si sono voluti sempre bene, mamma aveva diversi problemi di salute e papà l’ha sempre assistita", racconta il figlio Nicola. 

Originari del Sud Italia, si erano conosciuti a Milano negli anni Sessanta. "Il destino li ha fatti incontrare. Si sono costruiti una vita insieme. Mio padre lavorava come impiegato comunale, ha ricevuto anche l’Ambrogino d’Oro, e mia madre lavorava a scuola". Il primo ad ammalarsi è stato Giorgio. "È sempre stato un super sportivo. Andava ancora in bicicletta, sciava con me e mi dava anche filo da torcere – ricorda Nicola –. Aveva appena fatto il check-up annuale e aveva esami migliore dei miei. Questo lo hanno rimarcato anche gli stessi medici". Sembrava una normale influenza, poi invece l’esito positivo al Covid-19. "È stato il primo a entrare in ospedale e poi lo ha seguito anche la mamma. Entrambi al Bassini di Cinisello Balsamo e il destino ha voluto che fossero anche ricoverati nella stessa stanza". 

Poi Giorgio è stato trasferito in cardiologia sub intensiva. "Sicuramente il suo pensiero sarà stato per sua moglie, per non poterla accudire e avere vicino. La sera prima avevo sentito mia mamma. Era stanca, ma nonostante il suo quadro clinico difficile, il virus non sembrava essere così allarmante. Invece, è mancato mio padre e la mattina dopo l’ha seguito anche lei. Mia mamma ancora non sapeva di papà. È come se lui l’avesse chiamata". L’ultimo ricordo felice, per Nicola e sua moglie, resta quello del 2 marzo: la cena che li aveva riuniti tutti per il compleanno di Valentina. "Mio suocero aveva preparato la pizza, noi avevamo portato i regali. Ogni domenica andavamo da loro, ci tenevamo molto tutti". Due sono i desideri di Nicola, che non ha potuto salutare né accompagnare i genitori nell’ultimo saluto. "Abbiamo chiesto all’ospedale di poter avere le fedi, simbolo della loro unione. E mi piacerebbe poter rispettare l’ultima volontà della mamma che voleva andare al cimitero Monumentale di Sesto".