Coronavirus, a Cinisello code e tensione per le mascherine

Tutti in fila fuori dalle farmacie per quelle a 1 euro, in attesa delle 800mila della Regione

Cittadini in attesa di entrare in una delle farmacie comunali di Cinisello Balsamo

Cittadini in attesa di entrare in una delle farmacie comunali di Cinisello Balsamo

Cinisello Balsamo (Milano), 7 aprile 2020 - Le code davanti alle farmacie sono purtroppo diventate una costante fin dall’inizio dell’emergenza. Ma c’è da giurarci che l’aspettativa per la distribuzione gratuita di mascherine ha influito non poco sulle code che fin dalla prima mattina si sono formate davanti a farmacie comunali e private, anche a Cinisello Balsamo. In tanti si sono fermati anche solo per chiedere se le mascherine erano in distribuzione. Moltissime le persone che hanno telefonato sia ai punti vendita che ai numeri di telefono istituzionali per chiedere informazioni più precise.

Qualcuno ha fatto la lunga coda, finendo per confrontarsi con il personale delle farmacie che, nel migliore dei casi aveva da proporre solamente le mascherine a pagamento. Perché quelle promesse da Regione Lombardia non sono ancora arrivate. O meglio sono state consegnate ieri al coordinamento della Protezione Civile all’idroscalo: 800mila pezzi destinati a tutti i Comuni dell’area metropolitana e che saranno distribuite a partire da oggi. Ma l’ordinanza che obbliga a indossarle è già in vigore e in più di un caso sono state segnalate situazioni di tensione. Domenica un uomo è stato fermato ed ha assalito verbalmente gli agenti della polizia locale. Tensione si è registrata anche davanti a un supermercato di Sesto San Giovani, dove a un uomo è stato rifiutato l’accesso perché non aveva la mascherina.

Nel frattempo, le farmacie comunali di Cinisello, in prima linea fin dal primo giorno di questa emergenza, ieri mattina sono riuscite a rifornire tutti i punti vendita cittadini con un carico di circa 1.000 dispositivi per ogni negozio. La fornitura è di circa 10mila pezzi. Le mascherine chirurgiche vengono vendute al prezzo di un euro al pezzo.

"Abbiamo scelto di offrire le mascherine a un prezzo calmierato per evitare speculazioni e per fornire a tutti la possibilità di dotarsi dei dispositivi di sicurezza", ha spiegato il direttore Sebastiano Di Guardo. Anche a Cinisello non si hanno ancora indicazioni certe in merito alla distribuzione effettiva in città delle mascherine di Regione Lombardia. "In questa fase possiamo dire ai cittadini soltanto di non uscire di casa per venire a prendere quelle mascherine – sottolinea Di Guardo – Informeremo tutti nel momento in cui saranno disponibili e soprattutto indicheremo le modalità di distribuzione. L’Azienda delle Farmacie comunali sta lavorando all’interno del Coordinamento operativo comunale e sono certo in quella sede verranno assunte tutte le decisioni anche in merito alle forniture di mascherine per i cittadini. In questo modo avremo la garanzia che ogni operazione verrà svolta secondo le reali esigenze dei cittadini".

Accanto al fenomeno della scarsa disponibilità di dispositivi, negli ultimi giorni si è fatto particolarmente preoccupante anche il fenomeno dei rincari che potrebbero nascondere tentativi di lucrare sull’emergenza. Sabato i carabinieri del Nas hanno eseguito controlli su tantissimi punti vendita sia a Cinisello Balsamo che a Bresso, dove erano state segnalate delle rivendite che proponevano l’acquisto di mascherine ad un prezzo compreso tra i 10 dei 22 euro. Non è chiaro se vi siano stati dei provvedimenti sanzionatori. Anche perché in alcuni casi l’incremento forsennato dei prezzi potrebbe essere giustificato anche da anomalie dei prezzi all’ingrosso.