Il sindaco Angelo Rocchi e l’assessore Tania Perego
Cologno Monzese (Milano), 18 marzo 2019 - Informazione e consulenza gratuita per le donne che subiscono una situazione di maltrattamento. È stato inaugurato in via Arosio 2 lo sportello rivolto alle vittime di violenza, dopo un lungo percorso burocratico e di progettazione da parte dell’amministrazione e degli altri attori. Si tratta del servizio decentrato, sul territorio di Cologno, della sede principale del centro antiviolenza VeNuS del Bassini di Cinisello.
«Una sede effettivamente lontana e più scomoda rispetto la nostra città. Da qui l’esigenza di avere un presidio di prossimità anche sul nostro territorio – hanno spiegato il sindaco Angelo Rocchi e l’assessore alle Pari opportunità Dania Perego – Il progetto coinvolge più Comuni: oltre a Cologno, fanno parte della rete antiviolenza Cinisello, Sesto, Cusano, Bresso e Cormano. Il programma è finanziato dalla Regione Lombardia e si propone di prendere in carico da tanti punti di vista la donna vittima di violenza per aiutarla a tornare alla normalità».
Allo sportello si potranno trovare accoglienza e ascolto psicologico, ma non solo. Il personale offre infatti anche un percorso di accompagnamento legale per una consulenza a 360 gradi che considera tutte le situazioni di fragilità. Il centro colognese sarà aperto il lunedì dalle 15,30 alle 18,30 e il giovedì dalle 9,30 alle 12,30 e si può contattare allo 02/22199730. Le due mezze giornate sono state scelte per armonizzarsi e integrarsi con il progetto Artemisia, attivo a Cologno ormai da anni attraverso il sostegno del municipio e anche dell’azienda Janssen Italia: il programma offre uno spazio protetto e sicuro per le vittime di violenza ed è aperto martedì, mercoledì e venerdì.
Il taglio del nastro è arrivato dopo un percorso lungo, che aveva visto prima in disparte Cologno dal progetto del Bassini e poi dalla rete antiviolenza della Martesana. «Inaugurare questo centro è stata una grande soddisfazione – ha commentato Perego – Un altro tassello per permettere a tutte queste donne di compiere un passo avanti, per ritrovare la speranza e tornare alla normale quotidianità».