Cologno, il presidente dell'Anpi: "Il campo nazista era un insulto"

Roberto Cenati tiene alta l'attenzione: "Lo slittamento a giugno? Protesteremo ancora"

Il presidente Roberto Cenati

Il presidente Roberto Cenati

Cologno Monzese (Milano), 13 aprile 2018 - "Un grande risultato, che incassiamo come segno positivo pur senza abbassare la guardia". Roberto Cenati, presidente provinciale dell’Anpi, commenta così la scelta dell’amministrazione di Cologno di spostare al 9 e 10 giugno la rievocazione che trasformerà il giardino del municipio in un campo della Wehrmacht, affiancato da un campo dell’Armata Rossa, da uno dei partigiani e dalla Croce Rossa. "Aver salvaguardato il 25 Aprile è un primo successo, che è stato ottenuto grazie alla pressione esercitata dalla mobilitazione e dall’opinione pubblica. Certo, anche noi pensavamo che questa rievocazione sarebbe stata abrogata e non solo spostata".

E se proprio l’amministrazione vuole continuare con questa rappresentazione che almeno venga rivista nell’impianto complessivo, auspica l’Anpi. "Se il carattere di questo progetto resta quello di ripresentare un campo della Wehrmacht, manifesteremo ancora la nostra contrarietà. La giunta di Cologno ha cercato di uscire da un tunnel, rendendosi conto che il caso è diventato eclatante a livello nazionale. Se a giugno si continuerà con il riallestimento di un campo tedesco, noi protesteremo". Il sindaco leghista Angelo Rocchi ha confermato la presenza di un campo tedesco, assicurando che ci sarà anche l’Armata Rossa. "Che non c’entra niente, perché nel 1943 era impegnata nella battaglia di Stalingrado. Metterla a Cologno sta come i cavoli a merenda. È un’impostazione storica sbagliata. Qualche soldato russo ha combattuto, perché fuggito dopo l’8 settembre e dato un contributo. Ma l’Armata Rossa proprio no. Occorrerebbe studiare la storia".

Di rischio di "ventata di odio" hanno parlato il primo cittadino e l’assessore alla Cultura Dania Perego. "Capovolgerei la questione. Il rischio di tensione sociale si deve non a chi ha protestato, ma a chi ha voluto portare una rievocazione nazista perché va a confliggere con la Costituzione e con la memoria di una città che ha lottato per la Resistenza e la Liberazione. Rappresentare un campo della Wehrmacht in una città che ha patito le deportazioni, a ridosso del 25 Aprile, era un insulto". Dopo il primo risultato, quello di non “sporcare” il 25 Aprile, l’Anpi ha deciso di annullare il presidio previsto per domattina. "Chiedevamo il rinvio della rievocazione e dopo averlo ottenuto, l’opinione pubblica non capirebbe l’obiettivo del presidio. Ci riserviamo di organizzare altre manifestazioni, se la giunta non tornerà indietro su quella linea di rappresentazione. Per ora vogliamo rafforzare la Festa della Liberazione, che a Cologno dovrà essere grande, pacifica e unitaria come quella di Milano".