Cologno, rapina con il kalashnikov: caccia alla banda di professionisti

Studiato nei minimi dettagli l’assalto al portavalori davanti all’Eurospin

I carabinieri di Sesto e Cologno stanno ascoltando i testimoni

I carabinieri di Sesto e Cologno stanno ascoltando i testimoni

Cologno Monzese (Milano), 7 gennaio 2019 - Ore di lavoro intenso per i carabinieri di Sesto e Cologno che stanno lavorando sui preziosi elementi raccolti nel corso delle indagini per la rapina di sabato mattina in viale Lombardia. I tre banditi che hanno assaltato le guardie giurate fuori dal supermercato Europsin di Cologno, rapinandoli di una sacca con circa 16mila euro all’interno, sono sicuramente dei professionisti che non hanno lasciato nulla al caso. Il colpo era stato sicuramente preparato per tempo.

Lo dimostra il fatto che i tre, presumibilmente tutti italiani, si fossero appostati in un deposito carrelli del supermarket, ben sapendo che le guardie giurate sarebbero passate da lì con l’incasso. Conoscevano il giorno e l’ora in cui colpire. Avevano studiato anche la miglior via di fuga, attraverso un boschetto che gli ha consentito di raggiungere un’auto senza che nessuno li vedesse. Sapevano che in quel parcheggio sarebbe stato facile cogliere di sorpresa il furgone portavalori. Erano armati con pezzi da guerra come un kalashnikov, ma non lo hanno utilizzato nemmeno quando la reazione di una guardia avrebbe potuto metterli in pericolo.

Tuttavia, qualcosa sarebbe andato storto: quando una guardia ha sparato in aria, ha impedito ai banditi di puntare al grosso del bottino, i soldi che già si trovavano all’interno del furgone blindato della Mondialpol. Tutti questi elementi sono ora al vaglio dei militari che non escludono alcuna pista. Già nella mattinata di sabato hanno interrogato a lungo le tre guardie giurate e un testimone, un commesso del supermercato che ha assistito all’intera scena della rapina dal posto di guida della sua auto. Quando è arrivato nel parcheggio, pronto per entrare al lavoro, si è imbattuto nei tre malviventi che gli hanno intimato di rimanere in auto e di non fare nulla. Lui ha ubbidito, ma non ha potuto non assistere all’intera scena dell’assalto e alla reazione della guardia giurata che ha sparato tre colpi in aria. È stato il giovane commesso a dare l’allarme ai carabinieri una votla che il pericolo era scampato.