Sesto, le dritte per diventare Città europea dello sport 2022

A sostegno della candidatura il dirigente Aces interviene agli Stati generali in munciipio per spiegare i requisiti necessari

Gli Stati generali dello sport

Gli Stati generali dello sport

Sesto San Giovanni (Milano), 17 noembre 2019 - L’attenzione al mondo della disabilità nello sport e la collaborazione con l’ospedale di Sesto potrebbero essere la chiave vincente per essere dichiarata Città europea dello sport 2022. A dare il suggerimento è stato proprio Enrico Cimaschi di Aces Europe. «La commissione non andrà a valutare tanto la capacità di creare eventi nazionali e internazionali, i motivi per dare questo riconoscimento sono altri: la politica sportiva di base, il tasso di sportività della popolazione, la strategia globale – ha spiegato il dirigente ieri durante gli Stati generali dello sport in municipio – Si andrà a vedere se c’è reale attenzione al paralimpico, inteso non come riserva indiana ma come inclusione a tutto campo. Si guarderà quanta attenzione viene data alle politiche legate al benessere, alla salute, alla prevenzione e anche il turismo sportivo». 

Dritte preziose per la costruzione del dossier di candidatura, che è stato avviato proprio ieri dopo il convegno e che ha visto le associazioni sportive sestesi suddividersi in sei tavoli tematici per dare contributi concreti: impianti sportivi, trasformazione dei volontari in manager, disabilità, grandi manifestazioni, promozione della salute, valori da trasmettere. «Vogliamo una città sempre più inclusiva e l’integrazione passa anche dall’attività sportiva – ha sottolineato il sindaco Roberto Di Stefano – In meno di tre anni abbiamo avviato sette project financing per un grande piano di riqualificazione delle strutture: è partito il cantiere alla piscina Carmen Longo e settimana prossima quello al campo di rugby del Manin». 

Davanti a Coni, Comitato italiano paralimpico, Aces Europe è stato anche presentato il logo della candidatura a Città europea dello sport. «c’è il tricolore, ma c’è anche la Medaglia d’oro al valor militare di Sesto, perché abbiamo voluto ribadire la nostra identità», ha sottolineato Di Stefano. Sesto se la gioca con altre città, come Schio e L’Aquila. «Quattro candidature sono state scartate perché non ritenute idonee – ha rivelato Cimaschi – Se quella di Sesto è stata accettata è perché la consideriamo forte». Del resto, come hanno confermato anche Paola Giordani del Coni provinciale e Massimiliano Manfredi del Comitato paralimpico, «Sesto è una realtà importante dal punto di vista sportivo e va sostenuta». Le criticità e le proposte per migliorare la promozione dello sport in città, raccolte ieri mattina dai tavoli di lavoro, saranno il primo tassello per il Piano triennale delle politiche sportive che l’amministrazione si appresterà ad approvare nei primi mesi dell’anno prossimo. A settembre, durante la festa dello sport, ci sarà la visita ufficiale del comitato chiamato a conferire il riconoscimento del 2022.