Cinisello, via Garibaldi: inversione di marcia

Il Comune riporta la vecchia viabilità e i negozianti approvano

Presto la rivoluzione in via Giuseppe Garibaldi

Presto la rivoluzione in via Giuseppe Garibaldi

Cinisello Balsamo (Milano), 31 agosto 2018 - Via Giuseppe Garibaldi, ritorno al futuro. Con il parere positivo dei commercianti e anche dei residenti, che da anni aspettavano un inversione di marcia. In tutti i sensi. L’amministrazione sta infatti lavorando per riportare la vecchia viabilità, riaprendo la strada in direzione di piazza Gramsci da via XXV Aprile.

«Finalmente! – commenta Remigio Radolli, storico gioielliere di via Garibaldi – Siamo in questa strada dal 1972. Prima più su e poi, dagli anni ‘90, qui all’angolo con via Piave. Da subito, quando anni fa cambiarono la direzione di metà della circolazione, dicemmo che era una follia». Il suo negozio è proprio a metà tra i due sensi di marcia: un pezzo va verso la piazza, l’altro verso via XXV Aprile. «Per arrivare in auto nel mio negozio, c’è soltanto una possibilità: via Villa. E se da qui voglio andare alla Coop, che sta dall’altra parte della strada, devo fare il giro esterno. Un giro dell’oca».

Troppo arzigogolata la viabilità, quando in passato bastava percorrere via Garibaldi dall’inizio alla fine. «Il Comune dovrebbe cambiare il senso di marcia anche di via Piave – suggerisce Radolli – Anche in questo caso, riportandolo a come era in passato. Paradossalmente la via più importante è diventata via Cavour, ma solo perché tutte le auto sono costrette a passare di là».

Troppo complicato arrivare ai negozi di quel tratto di via Garibaldi. Tanto che, negli anni, il minor traffico si è fatto sentire anche nella cassa. «Al netto della crisi economica e della contrazione dei consumi, il volume di vendita è calato notevolmente da quando circa 15 anni fa cambiarono il senso di marcia – confermano i fratelli Fabio e Massimiliano Moro dello storico panificio – Nel dicembre 1990 in questa strada si contavano 57 negozi di vicinato. Oggi tra saracinesche abbassate e servizi come sportelli bancari o altro, ci sono una ventina di resistenti».

A penalizzare gli esercenti, tutte le scelte urbanistiche degli ultimi anni. «Basta pensare a com’era il centro – continuano i due fratelli – Il traffico girava attorno a tutta piazza Gramsci, da via Libertà si accedeva. Non è un caso se l’unica zona commerciale di Cinisello è restata piazza Costa». Luca Brambillasca, dell’omonimo negozio fotografico, dal 1991 è in cima alla via dove è prevista la svolta. «È stata una nostra richiesta da sempre e siamo contenti se verrà soddisfatta. Oggi lavoriamo meno rispetto al passato, residenti e commercianti sono costretti a giri assurdi e lo stesso manto stradale, dagli elementi catarifrangenti al pavé, era stato posato secondo il vecchio senso».

Francesco Potenza da 4 anni è titolare del Caffè 1966, la torrefazione artigianale all’angolo con via Villa. «Non sappiamo come si lavorava, siamo neutri rispetto a un cambiamento simile. Diciamo invece no, come gli altri, a una pedonalizzazione che penalizzerebbe tutti».